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Al via la Stagione Artistica 2024 del Ghedini con il primo evento del Guitar Project

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Venerdì 8 marzo alle ore 20.30, nella Sala “Mosca” del Conservatorio (via Roma 19), Carlo Fierens, professore di Chitarra al Ghedini, si esibisce in un concerto solista in cui affronta i diversi stili che la chitarra può esprimere, proponendo brani che spaziano temporalmente dal Settecento al Novecento. La serata, che rappresenta il primo evento della Stagione Artistica 2024 del Conservatorio, è a partecipazione libera e non occorre prenotare.

«La nuova stagione artistica 2023/2024 – dichiara il presidente del Conservatorio di Cuneo, Mattia Sismonda – rappresenta un pilastro fondamentale per valorizzare anche il talento dei docenti del ‘Ghedini’, offrendo loro l’opportunità di esprimere la propria maestria artistica e condividere le proprie abilità con gli studenti e l’intera comunità. Questa stagione artistica non è solo un elenco di eventi musicali, ma una proposta culturale completa, un’opportunità per gli studenti di apprendere e crescere professionalmente e per l’intera comunità di fruire di proposte di alto livello artistico. Siamo entusiasti di condividere la bellezza e l’ispirazione della musica con tutti voi».

Il programma del concerto spazia dalla musica barocca di Johann Sebastian Bach, di cui verrà eseguita la “Suite BWV 996”, al romanticismo in stile chopiniano dell’”Introduzione e capriccio, op 23” di Giulio Regondi per toccare poi le influenze andaluse di “Invocacion y Danza” di Joaquin Rodrigo e le suggestioni paganiniane del brano “Il carnevale di Venezia [Paganini]” di Francisco Tarrega. La chiusura dell’esibizione è affidata alla “Sonata, op. 47” di Alberto Ginastera, nella quale i ritmi popolari argentini si mescolano in modo perfetto con il linguaggio modernista.

La serata è aperta da un intervento a cura degli studenti della classe di chitarra del Conservatorio di Cuneo Alfredo Giambrone, Pietro Mazzucco, Marco Maturo e Matteo Marabotto, allievi del prof. Mario Gullo, che eseguono “Tunis” dalla suite “Hamsa” di Roland Dyens. Il concerto è il primo atto del “Guitar Project 2024”, che nel corso dell’anno vede in calendario due successivi appuntamenti: a maggio un concerto a cura del prof. Mario Gullo con docenti di archi del Conservatorio Ghedini e a settembre un concerto e una masterclass del chitarrista ospite Andrea Dieci.

Il prof. Fierens proporrà un concerto analogo a quello di questa serata venerdì 22 marzo a Cairo Montenotte (SV), dove si esibirà al teatro “Chebello”. In quell’occasione l’ouverture sarà affidata al duo di chitarre Federica Lingua e Letizia Miglietti e a Matteo Marabotto, tutti studenti di triennio al “Ghedini”.

Carlo Fierens è professore di Chitarra al Conservatorio Ghedini. nato a Finale Ligure. Avviato allo studio della chitarra dal padre Guillermo, chitarrista acclamato internazionalmente, ha studiato ai Conservatori di Alessandria, dove si è diplomato, e di Trento, dove ha conseguito la specializzazione concertistica con Norma Lutzemberger. Si è inoltre laureato in Musicologia a Cremona, Università di Pavia. Nel 2010 ha vinto una borsa di studio per condurre una ricerca sulla musica contemporanea per chitarra alla Paul Sacher Stiftung di Basilea (Svizzera). Nel 2011 ha conseguito l’artist diploma presso la Denver University (USA), studiando con Ricardo Iznaola e Jonathan Leathwood, con borsa di studio completa. È stato Performing Assistant al Festival Internazionale di Musica “Bowdoin”, negli USA. Ha conseguito il dottorato presso la Jacobs School of Music, Indiana University, perfezionandosi sotto la guida di Ernesto Bitetti e lavorando come Associate Instructor.

Ha ottenuto più di dieci primi premi in concorsi nazionali ed internazionali; nel 2013 è stato insignito dal Ministero dell’Istruzione, Università e della Ricerca del “Premio Nazionale delle Arti”, riservato ai migliori solisti italiani. È membro della nuova formazione del “Quartetto Paganini”, attivo in Italia e all’estero per promuovere la diffusione delle musiche cameristiche di Niccolò Paganini. Il suo primo disco è stato edito dalla DaVinci publishing, per la quale sta registrando l’integrale delle opere di Napoleon Coste su chitarra storica Lacote 1855.

Di lui il critico de “La Stampa” Sandro Cappelletto, selezionandolo per la sua rubrica dedicata ai giovani talenti italiani, ha detto: “coglie bene i contrasti, le smarcature improvvise della scrittura, restituendole in una sonorità mobile, ora aspra ora dolcissima in un fraseggio e in un respiro del tempo dell’esecuzione già molto consapevole”.