Oltre 270 iscritti per la “Just The Woman I Am” saviglianese

La camminata per la ricerca sul cancro si è snodata lungo un percorso di 5 km per le vie e le piazze della città

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Sono stati oltre 270 gli iscritti alla “Just The Woman I Am… on the road” di Savigliano, la camminata benefica a favore della ricerca sul cancro che domenica mattina si è dimostrata più forte del maltempo.

L’iniziativa si è snodata lungo un percorso di 5 km per le vie e le piazze di Savigliano, contemporaneamente alla “Just The Woman I Am” di Torino, che dal 2014 raccoglie fondi per la ricerca universitaria sul cancro, promuove la prevenzione, i corretti stili di vita, l’inclusione e la parità di genere.

Alla manifestazione hanno preso parte diverse associazioni cittadine – Mai+sole, Cai Rosa, Auser, Kalipè Asd, Proloco Savigliano, Ashas onlus – e tanta gente comune, sia da Savigliano che da fuori città.

Tra coloro che sono intervenuti, anche gli oncologi Fulvia Pedani e Mario Airoldi, e Luciano Chiarolini, direttore della S.C. di Ginecologia dell’ospedale SS. Annunziata. “Si tratta di un’iniziativa lodevole – ha affermato – in primis per la raccolta fondi a favore della ricerca sui tumori femminili. Ma è una manifestazione importante anche per quanto riguarda la sensibilizzazione sulla prevenzione, a cui noi Ginecologi teniamo particolarmente, e sui corretti stili di vita”.

«Anche grazie alla pioggia che ci ha concesso un po’ di tregua – dice Clotilde Ambrogio, consigliera delegata alle Pari Opportunità – possiamo dire che la manifestazione sia riuscita, la gente si è dimostrata sensibile verso questa tematica. Oltre che sensibilizzare sulla prevenzione e raccogliere fondi sulla ricerca, la Just The Woman I Am ha avuto il pregio di far conoscere la nostra città e le nostre eccellenze. Voglio ringraziare tutti coloro che si sono impegnati per l’organizzazione della manifestazione e gli sponsor (Biesse di Fossano, Monge e Panetteria Calandri)».

“Così com’è stato evidenziato al termine della camminata – conclude Ambrogio – un pensiero va a tutti coloro che in questo momento stanno lottando con la malattia, oltre che ai volontari e al personale ospedaliero. Ogni giorno quest’ultimo è instancabilmente in prima linea, mettendo a disposizione professionalità, coraggio ed umanità».

A chiudere l’evento, un momento di ristoro finale con prodotti del territorio a cura della proloco cittadina.