Riceviamo e pubblichiamo, in merito alla notizia “Un altro record ‘pescato’ da Federico Marengo” (da noi pubblicata lunedì 4 marzo alle 19,02).
In merito alla cattura da parte del portiere della Cheraschese di una enorme trota marmorata, poi rilasciata nuovamente nel torrente, vorrei cortesemente dare voce a come può essere stato vissuto da parte di questo povero animale un “combattimento” che si è trascinato per centinaia di metri e con un epilogo che comunque ha comportato inevitabilmente lesioni, spavento. Una lotta sempre più affannosa dentro una stanchezza crescente fino alla drammatica carenza di ossigenazione, insomma, tutto ciò che può comportare l’essere diventato un “giocattolo” come fosse un essere inanimato per il solo fatto di non potere urlare tutto il suo dolore. Assolutamente nulla di personale nei confronti di Federico, che ho avuto modo di apprezzare in più circostanze sia come ragazzo che come giocatore, ma semplicemente uno spunto di riflessione, prima ancora che come presidente della Pro Dronero, come uomo che non può rimanere indifferente di fronte a questa “impresa” che è stata divertente solo per uno dei due soggetti coinvolti e non certo il più forte.
Corrado Beccacini, presidente Pro Dronero