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Federica Barbero Invernizzi: «Facciamo diventare l’8 marzo un punto di partenza per ogni donna»

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Come donna che vive da oltre 20 anni la realtà della libera professione, che quotidianamente vive la gestione di una famiglia e che ha deciso di mettersi al servizio della collettività anche attraverso un impegno politico e sociale, ritengo che la giornata dell’8 marzo rappresenti un’opportunità importante per fare una riflessione sulla presenza della donna in ambito professionale e politico” – dichiara Federica Barbero Invernizzi – Responsabile Regionale Dipartimento spettacolo, teatro e valorizzazione del territorio FDI.

È però necessario fare un piccolo passo indietro e ricordare che era il 2 giugno 1946, meno di 80 anni fa, quando le donne furono chiamate al primo voto su scala nazionale per il referendum che sancì la nascita della Repubblica italiana. Da quella data 21 sono i nomi delle donne che presero parte alla Costituente e tra loro Nilde Jotti – simbolo dell’emancipazione femminile è stata la prima donna eletta presidente della Camera, ruolo che ha mantenuto dal 1979 al 1992. Altro membro della Costituente e prima donna ministri nella storia della Repubblica italiana è Tina Anselmi, che è stata ministro del Lavoro e della Sanità e promotrice della legge sulle pari opportunità. Lina Merlin, sempre membro della Costituente, è stata fautrice di quel “senza distinzione di sesso” recitato dall’articolo 3 della Costituzione che ricorda che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale senza distinzione. Ma Lina Merlin è anche ricordata per la legge che ancora oggi porta il suo nome che portò alla chiusura delle case di tolleranza, introducendo i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. E nel passare degli anni come non ricordare Emma Bonino, internazionalmente riconosciuta come personalità di spicco, Irene Pivetti – eletta presidente della Camera, Maria Elisabetta Alberti Casellati – primo presidente donna del Senato, ed oggi Giorgia Meloni – prima donna presidente del Consiglio”.

Federica Barbero prosegue la sua riflessione sottolineando come, in questi anni, la strada per l’affermazione della donna abbia portato a grandi passi in avanti ma sia stata anche, nel suo insieme, una strada estremamente complessa. “Molti sono i passaggi che dovranno essere compiuti per una crescita della presenza della donna non solo in politica ma in ogni settore, un percorso che deve rappresentare il fulcro dello sviluppo dell’intera nazione. E proprio per questa ragione credo che sia necessario, ancora una volta, passare ad un impegno concreto, mettendo in campo le nostre unicità, scegliendo di entrare in prima persona all’interno del sistema. Personalmente vivo quest’esperienza in ambito politico che credo sarebbe un comparto nel quale molto può portare ognuna di noi, dove l’apporto di ogni donna può dare nuova linfa e soprattutto fornire una visione unica, concreta e innovativa. Tengo a sottolineare che la mia proposta è lungi dal voler creare nuove e inutili divisioni tra uomo e donna, ma al contrario punta ad incrementare la presenza femminile per garantire quella pluralità di visioni che altro non può fare se non contribuire alla crescita della nostra nazione. Che questo 8 marzo sia dunque un nuovo punto di partenza per ogni donna”.