Procede spedito l’iter per la costituzione del “Distretto del Cibo dell’Alta Langa e del Cebano” che, con i suoi 58 Comuni di riferimento, è tra i più grandi d’Italia.
La Regione Piemonte ne ha infatti riconosciuto la valenza e la validità, certificandone la costituzione e quindi la sua prossima operatività.
“Un riconoscimento che ci soddisfa appieno, che arriva a poche settimane di distanza dalla firma dell’accordo e che non era così scontato – precisa il presidente dell’Unione Montana Valli Mongia e Cevetta Langa Cebana Alta Valle Bormida Vincenzo Bezzone, sindaco di Ceva -. Evidentemente il progetto realizzato in collaborazione con l’Unione Montana Alta Langa è stato ritenuto valido, concreto e soprattutto con ottime prospettive future”.
Il prossimo passo sarà quello di costituire un ente gestionale appositamente per il Distretto. “È quanto ci chiede la Regione Piemonte – spiega Bezzone – e noi abbiamo già in progetto la realizzazione di un consorzio a maggioranza pubblica ma nel quale entrerà anche una buona quota di privati. Pensiamo – prosegue il presidente dell’Unione del Cebano – ad entità territoriali come consorzi di valorizzazione o di categoria che nella loro attività primaria si occupano di cibo, di produzione, trasformazione o valorizzazione delle produzioni agricole. Quindi – sottolinea Bezzone – anche se la governance resterà prettamente pubblica, molto spazio avranno i consorzi, le entità cooperativistiche ed associazionistiche che hanno a che fare con i produttori e con chi comunque è in grado di imprimere indirizzi politici ed economici nelmsettore agroalimentare”. Il progetto del Distretto del Cibo nasce dall’unità di intenti delle Unioni Montane Alta Langa e del Cebano, con il loro vasto territorio ricco di eccellenze e un tessuto economico vivo, dalle molte potenzialità. Così, dopo uno studio approfondito sul territorio e le sue produzioni, alcune settimane fa è stato siglato un accordo tra, appunto, l’Unione montana di Alta Langa e quella delle Valli Mongia e Cevetta Langa Cebana Alta Valle Bormida che è capofila del progetto.
L’obiettivo è quello di realizzare uno strumento di politica economica finalizzato ad organizzare e sostenere i sistemi produttivi agricoli e agroalimentari locali, favorendo l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale, nonché salvaguardare il paesaggio rurale.
“La sfida – ha ribadito il presidente dell’Unione montana Alta Langa Davide Falletto – è quella di creare, come stiamo già facendo, un percorso condiviso di promozione sulle capacità produttive delle imprese e sulle produzioni locali, attraverso un sistema forte e coeso che ci renda competitivi sul mercato. Con il riconoscimento da parte della Regione Piemonte – ricorda il presidente Falletto – ora il nostro Distretto rientra nel registro italiano dei Distretti del Cibo, avendo così la possibilità di partecipare a bandi per concessione di contributi e risorse nazionali e anche europee”.
“Credo molto nel Distretto del Cibo dell’Alta Langa e del Cebano – conclude il presidente Vincenzo Bezzone – che sono certo saprà valorizzare e dare ampie possibilità di crescita ad una filiera agricola di alta qualità come quella del nostro territorio”.