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Il Denina Pellico Rivoira a Formedil

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Lo scorso 8 marzo Le classi del triennio indirizzo Costruzioni Ambiente e Territorio dell’Istituto Denina Pellico Rivoira di Saluzzo (accompagnate dai docenti Antonio Lorenzati, Piergiuseppe Fundone, Gianluca Pasqua e Stefania Vottero) hanno partecipato, su invito dell’Ente Scuola Edile di Cuneo, all’interessante convegno organizzato da Formedil, l’Ente Unico per la Formazione e Sicurezza del settore edile, sul tema “Formiamo il Futuro”. Presso la Sala dei 500 del Centro Congressi del Lingotto di Torino, dopo i saluti della dottoressa Elena Lovera, presidente nazionale Formedil e presidente della Scuola Edile di Cuneo, vari esperti si sono interrogati sulle prospettive future del settore.

La professoressa Tatiana Mazali, Sociologa dei processi culturali e comunicativi, ha parlato di “quarta rivoluzione industriale, che si verifica quando l’intelligenza delle macchine dialoga con l’artigianalità delle persone e l’operaio si confronta con l’artigiano”; il futuro sarà saper gestire l’incertezza e anche sbagliare, perchè ”sbagliando si impara”. Il professor Giuseppe Marano, del Politecnico di Torino, ha poi presentato gli scenari futuri dell’ingegneria civile, ad esempio “il dover fare i conti con i ponti invecchiati, e la tragedia del Morandi lo insegna, il mondo è pieno di strutture costruite decenni fa e sulle quali è difficile intervenire con lavori di manutenzione, allora sarà l’intelligenza artificiale ad aiutarci su problemi specifici che possono essere risolti”.

A proposito della formazione sulla sicurezza, il giovane geometra Francesco Sgaramella, che si definisce Safety Unconventional influencer, ha presentato il suo personale nuovo approccio alla materia, grazie al quale è riuscito a coinvolgere attivamente i suoi allievi/lavoratori durante i corsi nelle varie realtà aziendali: “Il segreto è l’empatia, semplificando i concetti, ad esempio, con emoj e raccontando la sicurezza sul lavoro attraverso le emozioni si ottengono importanti risultati”.

Infine, non dimentichi del fatto che fosse la Giornata Internazionale della donna, i presenti hanno ascoltato le parole di due rappresentanti del mondo femminile che hanno raccontato le difficoltà di farsi strada tra i pregiudizi, ma anche i sogni delle nuovo generazioni: la campionessa olimpica di sci nordico Manuela di Centa, che ha letteralmente sfondato il muro di tutti quegli uomini che le dicevano “non ce la farai mai, lascia perdere”, e Giulia Carla Bassani, “astro_giulia” per i tanti che la seguono sui social, venticinquenne torinese laureanda in ingegneria aerospaziale, scrittrice di romanzi di fantascienza e studiosa delle missioni umane su Marte: “Sono qui per dimostrare che i sogni si realizzano, sto raggiungendo gli obiettivi che mi ero prefissata quando studiavo al liceo, dopo aver visto Samantha Cristoforetti ho deciso che avrei fatto l’astronauta anche io e ho cominciato un percorso che mi sta dando grandi soddisfazioni”.

A chiudere i lavori, il rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco, che ha ribadito l’importanza del nostro passato per essere consapevoli del futuro che vogliamo.

Una mattinata intensa che ha proposto tanti spunti di riflessione che sicuramente saranno approfonditi in classe nelle prossime settimane.