Si rinnova nel capoluogo piemontese, dopo il successo della scorsa edizione, la cerimonia basata sulla prestigiosa esaustiva graduatoria pubblicata – secondo una felice consuetudine – nel più recente numero di Banca Finanza, magazine diretto dal banchiere scrittore e unico rappresentante dell’Italia nel gruppo mondiale delle casse di risparmio
Torna la giornata degli Oscar dedicati agli istituti di credito del nostro Paese: istituti che, molto spesso, rappresentano, per i rispettivi territori serviti, delle autentiche Istituzioni di valenza sociale e comunitaria, sia per forma giuridica, sia per storia e capacità di presenza e di radicamento nelle economie reali e domestiche, sia infine per il ruolo proattivo che svolgono all’interno della politica produttiva e finanziaria dell’azienda Italia.
Un evento che ha come data di calendario il 16 maggio prossimo e che conferma la propria sede a Torino, prima capitale d’Italia e luogo elettivo di una tradizione creditizia inseparabile dalla storia agricola e artigianale del Piemonte e del triangolo industriale del Nord Ovest.
A formulare l’importante annuncio è il banchiere scrittore Beppe Ghisolfi, nel proprio editoriale di presentazione del più recente numero del magazine Banca Finanza di imminente uscita nelle edicole italiane.
Come evidenziato dal professor Ghisolfi, i riconoscimenti saranno assegnati sulla base di una graduatoria obiettiva e rigorosa, integralmente pubblicata all’interno della rivista, che pone in concorso 350 istituti suddivisi per forma giuridica e per consistenza organizzativa e dimensionale, categorie per ciascuna delle quali saranno presi in considerazione parametri di solidità in ambito patrimoniale, redditività e produttività in ambito economico e gestionale.
L’imponente lavoro analitico è stato condotto dalla rinomata società demoscopica Credit Data Research Italia, da 25 anni attiva in questo prezioso settore di produzione ed elaborazione statistica altamente specialistico.
Come ricordato dal direttore di Banca Finanza, nella scorsa edizione della medesima cerimonia intervennero, nella sala delle cerimonie di palazzo Madama, ex Senato Regio, i vertici delle Istituzioni creditizie, a partire dal Presidente dell’Associazione bancaria italiana Antonio Patuelli, e il Sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo.
Mai come in questo periodo storico, il tema del trattamento e della funzione degli Istituti bancari nell’ordinamento nazionale è stato di roboante attualità, prima nel periodo pandemico, quando il governo moltiplicò le garanzie pubbliche, poi a proposito delle forme di imposizione fiscale sugli utili di esercizio: è noto infatti che questi ultimi hanno registrato, a chiusura dell’annualità del 2023, un notevole incremento dovuto soprattutto, alla decisione della BCE di Francoforte di aumentare il livello dei tassi di riferimento per contrastare le tendenze inflazionistiche.
Ciò rappresenta – conclude Ghisolfi nel proprio editoriale – una buona notizia per lo Stato, che incasserà il 60 per cento di tali risultati economici netti di esercizio, per le banche stesse – che conferendo a patrimonio una parte di tali utili potranno erogare maggiori prestiti a famiglie e imprese – e per gli azionisti che investono in tali istituti, e fra i quali – non deve essere mai dimenticato – rientrano le fondazioni di origine bancaria. Queste, grazie all’incasso delle proprie cedole di dividendi, sono in condizione di assegnare erogazioni importanti ai rispettivi territori storici, in settori come istruzione e cultura, sanità e assistenza, valorizzando enti e istituzioni meritevoli.