Un seminario sulle trasformazioni in atto, un cantiere di lavoro che dalla provincia di Cuneo si apre all’Italia. Un importante momento di confronto su normative, esperienze e sinergie a 15 anni dalla ratifica della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità in Italia, avvenuta il 3 marzo 2009.
Fondazione Crc, Fondazione Crc Donare Ets e l’Associazione per la Ricerca Sociale (Ars) con Welforum.it, hanno promosso il convegno nazionale Disabilità: Cantieri e Prospettive che si è svolto allo Spazio Varco di Cuneo. Un’intensa giornata di lavori, nata a valle di un approfondimento sui progetti di vita realizzata dall’Ufficio Studi della Fondazione Crc, promossa in continuità con l’ampia azione progettuale che da oltre 10 anni la Fondazione Crc ha messo in campo sul tema della disabilità. Grande la partecipazione di operatori e responsabili dei servizi, ma anche di persone con disabilità, familiari, referenti associativi, figure professionali di altri “mondi” (tutela giuridica, scuola, imprese), accomunate dalla volontà di proseguire e stimolare il dibattito in corso sulle politiche e gli interventi del sistema pubblico e del Terzo Settore dedicati all’acquisizione di una maggiore autonomia delle persone con disabilità, dibattendo sull’importanza di un progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato da sviluppare seguendo i cicli di vita.
Il seminario, che ha visto la partecipazione di relatori da diverse parti d’Italia, si è aperto con il videomessaggio del Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli che, nel salutare organizzatori, presenti e relatori, ha dichiarato: «Stiamo vivendo un momento storico, economico e sociale di trasformazione, di crisi e di tante opportunità. Questo ce lo dice anche la legge Delega sulla Disabilità, la legge 227 del 2021, tema di approfondimento della giornata. Siamo condotti dallo spirito che ci guida ormai da 15 anni, dalla ratifica della Convenzione Onu, e siamo convinti che la strada da seguire sia quella giusta ossia il rispetto dei principi contenuti nella Convenzione e delle opportunità che la legge delega ci offre di declinare in modo più preciso, definito e concreto nel nostro Paese. A partire dalla definizione della condizione di disabilità, dal tema dell’accomodamento ragionevole, oltre a semplificazione e presa in carico globale della persona con disabilità attraverso il progetto di vita».
L’evento ha previsto due sessioni. Il mattino, moderato da Claudio Castegnaro, ricercatore senior di Ars e Welforum.it, che ha realizzato l’attività di analisi insieme alla Fondazione Crc, si è concentrato sul quadro di riferimento per le politiche sulla disabilità, a partire dalle trasformazioni normative in atto e sulle prospettive della progettazione personalizzata, dando spazio sia agli esperti che hanno accompagnato i tavoli tecnici ministeriali, sia alle esperienze in corso nel panorama nazionale in merito ai progetti sul Dopo di noi e sull’autonomia personalizzata.
Nel pomeriggio – accompagnati dalla moderazione di Maurizio Arduino, responsabile Struttura Semplice Dipartimentale di Psicologia e Psicopatologia dello sviluppo AslCn1 – si è affrontato il tema della “nuova semiresidenzialità”, uno dei filoni di “Autonomia e disabilità”, progetto promosso dalla Fondazione Crc. L’attività avviata su questo filone con la collaborazione del Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese, in qualità di capofila, ha coinvolto 28 centri diurni afferenti a tutti gli Enti gestori dei servizi socio assistenziali della provincia di Cuneo, con l’obiettivo di promuovere un’evoluzione dei centri in sinergia con famiglie e territorio, a partire dall’identificazione di una cornice metodologica comune e di un linguaggio condiviso. Proprio per i risultati raggiunti, la Fondazione Crc ha deciso di prorogare il progetto “Autonomia e Disabilità” fino alla fine del 2024, in continuità con gli interventi che fin dal 2015 contribuiscono a sperimentare soluzioni innovative e integrate per incrementare l’autonomia, la piena inclusione sociale, abitativa, lavorativa e culturale delle persone con disabilità. Un tavolo di confronto continuo tra i principali attori locali che si occupano a vario titolo di disabilità con l’obiettivo di promuovere una comunità sempre più inclusiva.
Una visione che sposa anche la volontà di Fondazione Crc Donare Ets, l’ente non-profit nato da Fondazione Crc nel 2021 con l’obiettivo di diffondere la cultura del dono sul territorio provinciale attraverso progetti ed eventi capaci di generare un impatto sociale sulle comunità e creare opportunità per il futuro.
«La grande partecipazione all’evento ha confermato la necessità di approfondire un tema delicato e urgente come quello delle prospettive di vita delle persone con disabilità e sollecita a proseguire insieme agli enti del nostro territorio che operano in questo ambito», commenta Ezio Raviola, presidente della Fondazione Crc.
«Il convegno, grazie alla presenza di esperti di livello nazionale, ha declinato i diversi ambiti su cui la Fondazione Crc è attiva: approfondimento e analisi normativa, condivisione delle buone pratiche sperimentate a livello nazionale e locale, e, infine, sviluppo di iniziative d’impatto sul territorio. Siamo certi che gli esiti di questa giornata potranno essere la base per lo sviluppo delle future progettualità della Fondazione Crc e di tutta la nostra comunità sul tema disabilità».
«La partecipazione di Fondazione Crc Donare Ets, quale ente promotore di questo evento, testimonia la grande attenzione a questi temi e la volontà di costruire nei prossimi anni, insieme al territorio, nuove opportunità per promuovere la qualità della vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie, in ogni fase della loro vita», aggiunge Giuliano Viglione, presidente di Fondazione Crc Donare Ets.
«Il convegno ha fatto emergere in maniera chiara la sfida dei prossimi anni, che riguarda la possibilità di conciliare due paradigmi: da un lato la rete dei servizi ancora, in larga misura, standardizzata e formalizzata; in seconda battuta, emergente, la spinta verso la personalizzazione dei percorsi di vita, la flessibilità, la composizione di interventi diversificati. Questa è la sfida centrale che interroga tutti noi, i servizi tradizionali e consolidati e anche chi già sta lavorando verso la personalizzazione. Dispositivi come il budget di progetto, o di salute, vanno esattamente in questa direzione, ma sono ancora molto da definire, riempire di contenuti, sperimentare, collaudare» conferma Sergio Pasquinelli, presidente Associazione per la Ricerca Sociale – Ets e condirettore Welforum.it.
«Cuneo e la sua provincia giocano in anticipo su questa sfida perché, anche grazie alla Fondazione Crc, ci stanno lavorando da anni. Il 6 marzo ha aiutato ad aggregare pensiero, riflessioni ed esperienza in questa direzione».
«Al di là dello straordinario impegno della Fondazione Crc nell’esplorare le nuove e importanti tematiche dal sistema del welfare, il seminario ha favorito una riflessione precisa e propositiva sulle prospettive future. Possiamo oggi contare su una nuova generazione di operatori sociali che si sta avvicinando a ruoli di responsabilità con voglia di formarsi e confrontarsi», conclude Livio Tesio, direttore Direzione Welfare Regione Piemonte. «L’obiettivo è ricondurre il dibattito all’operatività, ovvero alle sfide che incontreremo per dare gambe alla nuova legge sulla disabilità. Lavorare in territori fertili come la provincia di Cuneo, anche grazie al supporto della Fondazione Crc, renderà forse il percorso meno duro. La grande partecipazione di un pubblico competente e appassionato a questo incontro è un ottimo punto di partenza per il futuro».
La registrazione dell’evento è disponibile per tutti sul canale Youtube della Fondazione Crc.
Disabilità: Cantieri e Prospettive a Cuneo il convegno nazionale
Fondazione Crc ha promosso un dibattito e un confronto con importanti esperienze italiane