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«Il territorio chiama? Abbiamo dimostrato di saper agire»

Nostra intervista al presidente provinciale di Fratelli d’Italia, William Casoni: «Siamo in ottima salute. Credo che nella prossima giunta regionale FdI avrà un peso maggiore rispetto ad oggi»

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Lo stato di salute del partito, le prossime elezioni, la crescita della Granda e la questione delle infrastrutture e dei collegamenti. Su questi temi Rivista IDEA ha intervistato William Casoni, presidente provinciale di Fratelli d’Italia, in passato vicepresidente e assessore regionale ai trasporti, viabilità e comunicazioni nella giunta Ghigo.

Presidente, qualche mese fa è stato confermato nel ruolo di coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia. Come sta oggi il partito?

«Ci stiamo logicamente preparando alle prossime elezioni. Il partito sta bene, è strutturato: abbiamo molti circoli attivi e i nostri eletti sul territorio stanno lavorando assiduamente. Siamo in ottima salute».

Citava la prossima tornata elettorale. Quali sono le vostre aspettative generali in merito?
«Le nostre aspettative generali sono quelle di tentare di riaccreditare il partito. Alle ultime elezioni Politiche siamo stati la prima forza della provincia, abbiamo raggiunto quasi il 32% dei voti, per cui contiamo alle Re­gionali e alle Europee di superare addirittura questa cifra. Per noi sarebbe importante rimanere il partito di riferimento della provincia di Cu­neo. Abbiamo dimostrato che ci possiamo occupare bene, territorialmente, delle varie problematiche che sorgono, anche attraverso i nostri eletti, il capogruppo Paolo Bon­gioanni in Regione e l’onorevole Monica Ciaburro alla Camera».

Negli ultimi mesi avete ospitato in Provincia anche nu­merose autorità di rilievo na­zionale.
«Abbiamo accolto diverse au­torità, penso al ministro dell’agricoltura Francesco Lol­lobrigida, al viceministro dell’economia e delle finanze Maurizio Leo, al sottosegretario all’agricoltura Patrizio Giacomo La Pietra e al senatore Roberto Menia. Anche con Roma abbiamo un ottimo filone, insomma. Al Con­gresso provinciale, inoltre, abbiamo ospitato tra gli altri l’onorevole Carlo Fidanza, capo delegazione al Par­lamento Europeo. Possiamo quindi contare sulla vicinanza di tutte le istituzioni più importanti e dei nostri rappresentanti all’interno delle stesse».

Quali sono invece le linee-guida che intendete seguire in vista delle Comunali?

«Dopo la definizione dei candidati si partirà, con il dovuto anticipo, per programmare le elezioni. Detto ciò, i collegamenti con la società civile sono ottimi. Abbiamo riferimenti con tutti i mondi produttivi, con i giovani e gli anziani, con il settore dell’assistenza e della sanità, che per noi sono molto importanti».

In chiave Regionali, come da attese, il centrodestra si è compattato intorno alla figura di Cirio.

«Punteremo ad essere la “golden chair” del prossimo Con­siglio Regionale, confermandoci come primo partito. Cre­do che nella prossima Giunta Regionale FdI avrà un peso in termini di ruoli, assessori, nomine e quant’altro molto più pesante di quello che non ha avuto sino ad oggi. Alle ultime Regionali abbiamo ottenuto circa il 6%, se adesso confermassimo il 30% delle ultime elezioni, gran parte del Consiglio Regionale sarebbe composto da nostri consiglieri. Si tratterebbe di una maggioranza molto forte che, d’accordo con il Presidente, potrebbe prendere decisioni importanti».

In questi anni il Cuneese ha vissuto una grande crescita. Come si potrebbe migliorare ulteriormente?

«Basterebbe sostenere quell’economia che già abbiamo e che va rafforzata. Il motore della provincia di Cuneo sono da sempre le partite Iva, gli agricoltori, le piccole imprese, i professionisti e i commercianti. Se riusciamo a sostenere con forza queste categorie – perché, in effetti, oggi in ognuna di esse ci sono delle criticità, che anche la Regione può contribuire ad alleviare, dando aiuti, rendendo più snelle le procedure, offrendo un’interlocuzione più forte – i cuneesi hanno le gambe per correre da soli e fare molto bene. Non bisogna inventarsi tanti nuovi settori, quelli che funzionano li conosciamo – agricoltura, enogastronomia, settore artigianale e industriale – e sappiamo quale sia la forza della nostra provincia, che è prima in Italia per il rapporto tra partite Iva e abitanti».

Un altro tema chiave è quello delle infrastrutture e dei trasporti. Qual è il suo punto di vista sul completamento dell’autostrada Asti-Cuneo?
«Bisogna accelerare al massimo per il completamento e so che i lavori stanno procedendo. Fare in modo che da Cuneo si possa arrivare nell’area verso Milano e verso est molto più velocemente è senza dubbio importante».

Che idea si è fatto, invece, dei recenti sviluppi sul Tunnel di Tenda?

«Sono molto deluso. Credo che l’Anas si sia comportata abbastanza male, avendo promesso più volte una riapertura che non c’è stata. Lì deve essere fatta molta più chiarezza perché l’economia della Valle Vermenagna e di una grossa parte del Cuneese dipende dalla riapertura del Colle di Tenda. Anche lì ci sono migliaia di soggetti che lavorano nel turismo, nella ricettività e nell’enogastronomia che aspettano da troppo tempo. Mi auguro che a giugno possano in qualche modo riaprire, perché perdere un’altra estate per queste imprese sarebbe assai doloroso».

A proposito di futuro, da diverso tempo FdI si impegna per il coinvolgimento delle giovani generazioni nella pubblica amministrazione. Lo scorso 8 marzo, in tal senso, c’è stato un incontro a Fossano. Quanto sarebbe importante coinvolgere i più giovani in politica?

«Vorremmo avvicinare sempre più giovani alla pubblica amministrazione e incontri come quello di Fossano van­no in questa direzione. Le nuove generazioni hanno ragione a dire che spesso mancano delle idee a loro rivolte, ma sanno anche che per contare devono partecipare attivamente alla politica del proprio territorio. Tra le nostre file abbiamo tanti giovani – penso al consigliere comunale di Cuneo Noemi Mallone, al vicesindaco di Carrù Christian Sciolla e ad Alberto Deninotti, assessore a Marene – e vorremmo averne sempre di più. Per questo lo stesso Deninotti, presidente provinciale di Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia, sta facendo scouting per poter allargare ulteriormente il nostro giro».

Articolo a cura di Domenico Abbondandolo