Proseguono gli appuntamenti di BIBLIOTECA CONTEMPORANEA | Incontri per pensare il presente organizzati dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Dogliani, in collaborazione con la Biblioteca Civica “Luigi Einaudi” per leggere e comprendere meglio l’attualità. Il tema scelto per l’edizione del 2024 è “Narrazioni | le diverse forme del raccontare”.
Dopo il successo delle due serate, nelle quali abbiamo affrontato, con Davide Demichelis, il tema del reportage documentaristico e con gli autori e disegnatori de “La Revue Dessinée Italia” il tema dell’informazione a fumetti, la rassegna si conclude Venerdì 22 Marzo alle ore 21 presso la Biblioteca L. Einaudi con “Da radio locale a Radio Globale” in un dialogo con Alessio Lerda e Matteo Scali dalla redazione di Radio Beckwith RBE.
La radio è un mezzo capace di adattarsi a contesti e linguaggi differenti. In un mondo segnato dall’immagine, essa rappresenta un esercizio di sintesi e comprensione delle cose che passa dalla sola voce e dal suono. Questo non vuol dire però che il mezzo radio non possa confrontarsi con le sfide del tempo che stiamo vivendo e con la necessità di ibridare i linguaggi.
È il 1983 quando si comincia a parlare di una radio evangelica in Val Pellice. Nel 1984 nasce Radio Beckwith Evangelica (RBE) – intitolata a John Charles Beckwith, ufficiale dell’esercito inglese che nella prima metà dell’Ottocento aveva lanciato la sfida dell’istruzione costruendo decine edifici scolastici e contribuendo al rinnovamento didattico – e si pone la sfida di fare cultura e informazione con un impianto laico e aperto al mondo, inserito nel tessuto sociale della città e che affondi le radici in un’identità evangelica e protestante.
I primi anni sono all’insegna del pionierismo e del consolidamento del progetto che, piano piano, pezzo dopo pezzo, amplia il suo raggio di trasmissione. Negli anni 90 si riesce a superare il ponte di Bibiana con il segnale radiofonico grazie all’acquisizione di nuove frequenze. La dimensione comunitaria dell’essere una radio espressione di un territorio va rafforzandosi, così come aumentano le collaborazioni e le attività.
Negli anni 2000 da radio locale, RBE inizia a pensare globale, per raggiungere potenziali ascoltatori da tutto il mondo, grazie allo streaming e per la prima volta si pone il tema del rapporto tra la dimensione locale dell’informazione e quella generale, con la consapevolezza che si tratta di piani sempre più interconnessi.
Nel 2010 RBE è impegnata nell’esperienza di Sinodo Tv: giornalisti e speaker raccontano
il Sinodo Valdese anche con il mezzo video e i social. L’ingresso nel gruppo di lavoro di
tecnici video dà la spinta necessaria a perfezionare la comunicazione con l’immagine e la
presenza del linguaggio video prende uno spazio sempre maggiore all’interno del lavoro
della radio, soprattutto con l’utilizzo dei social.
Man mano che si affina questo tipo di comunicazione, RBE diventa punto di riferimento per altri partner, e nasce così l’esigenza di dedicare forze e risorse a un nuovo progetto: nel 2018 nasce Vibes (vibrazioni in inglese), acronimo di Video Beckwith Studio.
Nel corso degli anni nella redazione di RBE matura l’idea che il mezzo radio debba farsi
prossimo ai luoghi in cui vivono le persone e vengono organizzati eventi o manifestazioni.
Dall’autunno 2016 una parte della programmazione si struttura per poter essere effettuata
in modo agile sul territorio, al di fuori di uno studio. Questa propensione di una radio
itinerante capace di narrare il territorio viene potenziata dall’acquisto di uno studio mobile
per realizzare in qualunque luogo un racconto giornalistico e di intrattenimento.
Nel 2022 iniziano le trasmissioni di RBE-TV sul digitale terrestre.
Ne discuteremo con:
Alessio Lerda, giornalista – Rredattore e speaker radiofonico
Mi piacciono gli argomenti sui quali ho pochi argomenti – a parte gli anni ’80. Polemico a prescindere (soprattutto sugli anni ’80)
Matteo Scali
Giornalista e direttore di RBE
Coordina la redazione e un po’’ tutto il resto. Giornalista, parla, scrive e fa video. E poi c’è tutto quel che non si vede né si sente ma fa funzionare la baracca.