Il candidato al Consiglio Regionale chiede anche il raddoppio della linea Cuneo-Fossano: “Una ferrovia efficiente e inclusiva per far crescere l’economia della provincia”
Da sempre la “Granda”, molto più di altri territori della regione, soffre la carenza di infrastrutture adeguate alle potenzialità della sua economia: strade, autostrade, ferrovie. Limiti che non ne hanno compromesso un certo dinamismo, permettendole di imporsi anche sui mercati stranieri come sottolineano i dati della Camera di Commercio di Cuneo sulle esportazioni nel 2023, che evidenziano un incremento del +4,4% rispetto al 2022. (l’incremento è addirittura del 26,3% se comparato al 2019, ultimo anno pre Covid). Ma una provincia che lavora e produce, tanto da proporsi come locomotiva del Piemonte, ha però bisogno di muoversi e di poter contare su infrastrutture all’altezza, a cominciare da una rete ferroviaria moderna e efficiente. Solo con investimenti mirati nel trasporto su rotaia potremo garantire al sistema Cuneo anche la sostenibilità, uno dei cardini dell’agenda 2030. Sono pronto a fare la mia parte in Consiglio Regionale per garantire ai cittadini e alle imprese della provincia un comodo e efficiente collegamento col capoluogo e tra le aree interne del Cuneese. Perché questo accada Regione e RFI devono lavorare a stretto contatto. Solo così si potrà dare forma alle richieste che i pendolari del Cuneese attendono da moltissimo tempo.
Priorità delle priorità è quella di restituire un treno a Saluzzo. Un’operazione che non richiede grandi investimenti, solo una convergenza di intenti per correggere un’anomalia: non è accettabile che città come Saluzzo, con un bacino di 85 mila abitanti, sia privata di un collegamento ferroviario. Bisogna concentrare subito gli sforzi per riaprire la tratta Saluzzo-Savigliano. Ma non solo: occorre allo stesso tempo progettare un orario cadenzato per un suo futuro inserimento nella rete del Servizio Ferroviario Metropolitano di Torino, anche considerando che proprio nei pressi di questa linea ferroviaria sorgerà il futuro Ospedale del Monviso per l’area del Saluzzese, Saviglianese e Fossanese.
Ma c’è un’altra infrastruttura che il Cuneese attende da tempo: il raddoppio della linea Fossano-Cuneo (i cui primi protocolli di intesa risalgono a un quarto di secolo fa), opera che avrebbe un ruolo fondamentale in una futura integrazione del sistema ferroviario metropolitano con l’aeroporto di Caselle, come già avviene per chi utilizza il Sfm da Alba e Bra. Sul fronte dei collegamenti transfrontalieri, l’introduzione della quarta coppia di treni sulla linea Cuneo-Ventimiglia, in funzione dal 29 aprile, è sicuramente un’ottima notizia ma occorre garantire che i tempi di partenza/arrivo nelle stazioni delle due regioni corrispondano alle richieste dei pendolari: è fondamentale trovare soluzioni con i colleghi liguri per affrontare e risolvere gli attuali disservizi.
Ma c’è di più. A cominciare dall’esigenza di riaprire quei collegamenti, vitali per i centri medi della provincia, che sono stati chiusi negli anni perché identificati da Rfi come “rami secchi”. E occorre intervenire con un profondo maquillage nelle stazioni di Savigliano e Cavallermaggiore, garantendo lavori che permettano anche di rimuovere le barriere architettoniche. Interventi essenziali per garantire accessibilità e sicurezza a tutti gli utenti e fare del treno davvero un mezzo sostenibile alla portata di tutti.
Personalmente credo che la collaborazione tra enti regionali e RFI sia fondamentale per assicurare che l’agenda delle priorità della Granda in campo ferroviario sia realizzata con tempestività ed efficacia, contribuendo così a rendere il trasporto ferroviario non solo più efficiente ma anche inclusivo. Davvero per tutti i cittadini. Come candidato al Consiglio Regionale sarà mia priorità lavorare affinché le infrastrutture ferroviarie siano sviluppate in modo da soddisfare le esigenze degli abitanti e delle imprese, condizione indispensabile per garantire un’ulteriore crescita all’economia del Cuneese. Ci tengo a sottolineare però, che sin da subito mi impegnerò per promuovere politiche che migliorino accessibilità e qualità dei servizi, garantendo un trasporto pubblico che non lasci indietro nessuno.