«A Fossano prevedo un arrivo intenso del Firo d’Italia»

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Venerdì scorso, la Chiesa del Gonfa­lone (Battuti Bian­chi) di Fossano ha ospitato il “lancio” della No­vara-Fossano: terza tappa del Giro d’Italia 2024 (107esima edizione), calendarizzata per lunedì 6 maggio con 166 chilometri di tracciato e 750 metri di dislivello. Tanti gli eventi collaterali in avvicinamento grazie al lavoro del Comitato di Tappa e degli sponsor: le vetrine in rosa in collaborazione con l’Ascom Fossano; la Notte in Rosa con la Ffm con Paolo Viberti e Gianni Bugno (4 aprile); la consegna del premio speciale a Urbano Cairo (venerdì 12 aprile); il Triathlon dei Principi (domenica 14 aprile); il Trofeo Città di Fossano per gli Allievi (domenica 14 aprile); Vincenzo Nibali ospite al palazzetto dello sport (lunedì 15 aprile); la pedalata bimbi in rosa (venerdì 19 aprile); la Notte Rosa (venerdì 3 maggio), per citarne alcuni.

L’ultimo arrivo della Corsa Rosa, nella città degli Acaja, è datato 1993 (Sampeyre-Fos­sano); l’ultima partenza, invece, è stata la Fossano-Rivarolo Canavese del 2014. Ospite d’onore della conferenza stampa, Stefano Garzelli: ex ciclista professionista dal 1997 al 2013 e attualmente commentatore di Rai Sport. Con la Mercatone Uno nel 2000 vinse il Giro d’Italia. «Sono molto legato alla provincia Granda – ha detto Garzelli -, fin da quando ero giovane (nel 1993-1994 vestì la maglia della Brunero Bongioanni, formazione sponsorizzata dall’azienda di Borgo San Dal­mazzo, ndr). Appena posso, cerco sempre di tornarci. Sulla carta possiamo pensare alla Novara-Fossano come a una tappa adatta ai velocisti, con un finale molto nervoso. Qualche colpo di mano potrebbe esserci, anche perché non è un finale completamente pianeggiante. A 2 chilometri dall’arrivo vi sarà uno strappo. Questo magari può portare ad anticipare i velocisti. Una tappa dunque molto affascinante, dopo due giornate molto molto dure e in cui le gambe ne risentiranno. Tutto può succedere. Questo Giro vivrà una grande partenza piemontese, Torino e la Basilica di Superga saranno il fulcro. Una prima tappa con tanto dislivello nel giorno dei 75 anni dalla tragedia del Grande Torino. Poi il Santuario di Oropa e il grande ricordo a Marco Pantani per la sua impresa epica. Tre grandi giornate di ciclismo in Pie­monte, regione che sta facendo molto per questo sport. Ho sempre grande entusiasmo. Essere ciclista prima ed essere commentatore tv adesso, sono due modi differenti di approcciare questo sport so­prattutto dopo 18 anni da professionista. Ora cerco di raccontare e di trasmettere le mie emozioni e le mie esperienze, agli appassionati. Il Giro d’Italia è una festa, soprattutto per bambini e anziani. Va in tutto il mondo, con una copertura mediatica pazzesca. Il ciclismo è un veicolo pubblicitario come pochi. Per me, ma sono di parte, è lo sport più bello del mondo. E il Giro d’Italia è la corsa più bella del mondo».

Alberto Cirio, governatore della Regione Piemonte: «Le­game molto forte tra il Piemonte e il ciclismo. Ha le sue radici nelle persone, come in tutti gli ambiti di valore. La nostra regione ha forgiato grandi campioni, facendo in modo che questo sport diventasse una costante. Da sempre, nel Cuneese, siamo stati protagonisti con la Corsa Rosa. Era importante riportare un arrivo a Fossano, voluto dal sindaco Dario Tallone e dalla sua giunta. È una kermesse che porta economia, immagine, visibilità, turismo. Una città ha bisogno di una buona gestione quotidiana e di grandi eventi. Questa Novara-Fossano non è solo una tappa importante, ma arriva due giorni dopo la grandissima partenza di Torino. Per noi piemontesi, il 4 maggio ha grandissimo significato. E il 1° luglio il Tour de France arriverà nella nostra regione. Tutto in un percorso strategico di valorizzazione del Piemonte e di questo sport. Continueremo a costruire evento su evento. Il ciclismo è uno sport meraviglioso, fatto di grande passione, sacrificio e di grandi appassionati. Lo sport in cui non paghi il biglietto».
Dario Tallone, sindaco di Foss­a­no: «Siamo l’unica tappa della provincia di Cuneo per l’edizione 2024. Faremo conoscere ancora di più chi siamo. Aprile e maggio saranno mesi intensissimi, pieni di eventi collaterali in rosa. Il coinvolgimento di bambini e ragazzi sarà il tema centrale. Ci aspetta un’organizzazione intensa e impegnativa, soprattutto nel giorno della tappa che è in contemporanea con la festa patronale di San Giovenale».