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«I collegamenti tra Cuneo e Nizza questione vitale»

L’ex sindaco Menardi: «Basta rinvii, con i 60 anni del gemellaggio serve una svolta»

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Giuseppe Menardi, ingegnere, è stato sindaco di Cuneo dal 1990 al 1995, e senatore fino al 2013. Come amministratore credette molto e investì nel gemellaggio tra la città di Cuneo e quella di Nizza, che con i suoi 342mila abitanti è il quinto comune più grande della Francia. Ora, in occasione del sessantesimo anniversario, denuncia la completa apatia degli amministratori locali e nazionali contro la situazione di difficoltà in cui versano i collegamenti tra le due città. «Nessuno fa nulla – dice – il Tenda è bloccato, la ferrovia non funziona come dovrebbe. Una situazione incresciosa, che non aiuta certo i rapporti tra le due città facendo perdere ad entrambe occasioni importanti». Il bilancio dei gemellaggi va considerato sempre e in ogni caso positivo: «Io lo sostengo dall’inizio – continua -, non può essere altrimenti quando si avvicinano le realtà di due comunità. Il rapporto continuo e proficuo che noi avevamo significava da parte nostra avere una riserva di informazioni sullo sviluppo della città molto importanti, perché Nizza è sempre stata all’avanguardia dal punto di vista della mobilità, delle iniziative commerciali e turistiche. Io avevo avviato una proficua collaborazione con l’importantissimo Centro di Ricerca che c’è a Nizza. Volevamo che Cuneo e la sua provincia fossero considerati un retroterra della Costa Az­zurra, un territorio comune. Ora è tutto fermo ed è un gran peccato».
La nota dolente sono i trasporti. «Devo dirlo anche se qualcuno penserà che sono presuntuoso – conclude Menardi -, ma sono certo che se avessimo continuato ad amministrare noi i trasporti e i collegamenti non sarebbero in questo stato pietoso. La linea Cuneo-Nizza poteva essere elettrificata e potenziata. Pensiamo solo a quanti imprenditori cuneesi lavorano oltre confine e quanti francesi da noi. Non pensare di investire sui collegamenti è una follia. Chissà che quest’anno che si celebrano i sessant’anni non si ricominci a fare qualcosa».
È il 18 giugno 1964 quando l’allora sindaco della città di Cuneo Mario Del Pozzo presiede il Consiglio Comunale. All’ordine del giorno è presente il provvedimento avente per oggetto il “Gemellaggio con la città francese di Nizza”, durante la seduta il sindaco riferisce: «Le relazioni intervenute in questi ultimi anni fra le Città di Cuneo e di Nizza, capoluoghi di due importanti zone ai lati della frontiera alpina, hanno fatto registrare un tono sempre crescente di simpatia e di sincera, affettuosa amicizia, che ha raggiunto il suo diapason nelle giornate dedicate, dal 1960 in poi, alla Festa dell’amicizia italo-francese».
Questa manifestazione, argomenta il sindaco, che si svolge in entrambe le cittadine, costituisce il suggello di un sentimento che affonda le proprie radici in un fecondo terreno comune alle due città ed alle rispettive popolazioni.
Fra le altre motivazioni che hanno spinto la città di Cuneo a proporre il gemellaggio col vicino capoluogo del dipartimento francese delle Alpi Marittime, c’è il conferimento a quest’ultimo dell’appellativo di “fidelis”, pressappoco nella stessa epoca in cui Cuneo, futuro capoluogo del dipartimento napoleonico della Stura, e poi della Pro­vincia Granda, venne denominata “fedelissima”. Più antico e più saldo risultava poi ancora essere il vincolo affettivo che sorge nei dialetti e nelle parlate abituali delle rispettive popolazioni.
Anche nella parte “eroica” della storia si trovano punti saldi di unione fra Cuneo e Nizza, e su questo sfondo durante la seduta viene citata la figura di Giu­seppe Garibaldi, nato a Nizza e venuto sulle rive del fiume Stura per segnare l’inizio di una campagna risorgimentale eccezionalmente ricca di vittorie. Ci sono poi altri personaggi di sicuro valore storico che hanno consolidato l’amicizia e l’affinità di ideali fra le due città: i Boggio, i Bottero, i Riberi ed altri ancora.
Per queste motivazioni, il 18 giugno 1964, il consiglio co­munale di Cuneo, ascoltata la relazione del Sindaco, all’unanimità, proclama il gemellaggio con la città di Nizza, alla presenza del sindaco di quest’ultima, onorevole Jean Medecin, al quale viene conferita la cittadinanza onoraria della città di Cuneo.
Negli anni Cuneo ha firmato 5 gemellaggi, oltre a Nizza, gli altri con Santa Fè de la Vera Cruz (Argentina), Chambery (Francia), Richard Toll (Se­negal) e Fürstenberg/Havel (Ger­mania). Il capoluogo vanta anche un gemellaggio non istituzionale con la contrada della Selva di Siena, alla quale è legato dal 1959 grazie a un documento sottoscritto dall’allora sindaco Mario Delpozzo alla Fiera di Caccia e pesca che si svolse in piazza Galimberti. Nel 2015, anno dell’ultima vittoria del Palio dell’Assunta in piazza del Campo, sul balcone del Comune di Cuneo fu appesa la bandiera verde-arancione della Selva, in onore della contrada.
Sette i gemellaggi di Alba, tre quelli di Bra, che vanta legami con la città svizzera di Spreitenbach, la tedesca Weil der Stadt e con Corral De Bustos (Argentina). Tre anche i gemellaggi di Fossano con Camponogara (in provincia di Venezia), Rafaela (Argentina) e Dlugoleka (Polonia), tre quelli di Saluzzo con Lowicz (Po­lonia), Manom (Francia) e Silvio Pellico (Cordoba, in Ar­gentina) e ancora tre quelli di Savigliano con Pylos (Grecia), Mormanno (in provincia di Cosenza) e Villa Maria (Ar­gentina).