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«Il nostro premio alle prefazioni che danno qualità»

Oscar Bielli ci spiega l’iniziativa letteraria dei Lions che avrà il suo culmine il 20 aprile ad Alba: «Abbiamo ricevuto più di cento elaborati, un successo»

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«Non deve avere velleità di pro­tagonismo, ma generare interesse, stuzzicare l’attenzione e fornire gli elementi per comprendere anche gli aspetti più complessi di ciò che si sta per leggere».
Ecco alcuni degli ingredienti per una prefazione di qualità secondo il governatore del distretto 108 Ia3 del Lions Club Oscar Bielli, che si prepara alla premiazione del Premio Letterario Lions. Sa­bato 20 aprile, dalle 16 nella sala congressi “Morra” di Alba (in piazza Medford 3), saranno celebrati i vincitori della sesta edizione.
La manifestazione è dedicata alle prefazioni letterarie. «L’i­de­­a è nata parecchi anni fa, durante i miei mandati da assessore alla cultura e sindaco di Canelli – ripercorre Bielli -. Ero in contatto con il senatore Giovanni Boano, che si stava occupando della prefazione di “Asti, un Duomo una città” (Cassa di risparmio di Asti editore, ndr). Da parte sua, era arrivato il primo stimolo per un concorso dedicato alle prefazioni. L’avevamo messa da parte perché non avevamo il tempo di svilupparla. Quando con alcuni club dei Lions abbiamo iniziato a pensare a nuovi progetti culturali, l’ho ripresa in mano e l’abbiamo concretizzata con l’impegno di tanti volontari».
Il Premio è strutturato in tre sezioni. La prima è dedicata alle prefazioni di testi, raccolte di racconti, poesie e romanzi pubblicati in italiano tra dicembre 2022 e dicembre 2023. Le opere in concorso sono state selezionate dai giurati: professor Mario Baren­ghi (Università di Milano Bicocca), un componente in rappresentanza del Centro Studi Beppe Fenoglio, professor Fabio Barricalla, dottoressa Loretta Marchi, dottoressa Antonella Cavallo, Tommaso Lo Russo (presidente Lions Club Alba Langhe), professor Mario Rivera (socio Lions Club Nizza Monferrato e Canelli). Sono loro, in questi giorni, a valutarle per selezionare la migliore, che si aggiudicherà un premio del valore di 1.500 euro in denaro e dotazioni didattiche (ipad, libri, corsi d’inglese).
Le altre due sezioni sono dedicate ai ragazzi delle scuole medie, a cui viene chiesto di lavorare sui testi di Beppe Fenoglio. «A ogni edizione, scegliamo un grande autore della nostra letteratura intorno a cui ruota il Premio» spiega Bielli. In una, gli studenti partecipano scrivendo una prefazione a un’opera di Fe­noglio. Nell’altra, fanno lo stesso, ma con una presentazione multimediale. Sono ammessi video, animazioni, cortometraggi, brani musicali, podcast e interviste, fumetti, cataloghi fotografici…
«È un modo per stimolare la creatività e un utilizzo consapevole dei nuovi linguaggi – prosegue il governatore -. Siamo contenti di farlo coinvolgendo anche i più giovani. Oggi la società è sempre più frettolosa e meno incline ad approfondire. Soffermarsi sulle prefazioni, in questo contesto, è molto significativo. Sono, per definizione, un prodotto che introduce, approfondisce, descrive, stimola la riflessione…».
Oggi non lo si fa? «Meno di una volta, purtroppo, e non solo in ambito letterario. Eppure ragionare in modo critico, partendo dalle parole degli esperti, è il metodo migliore con cui approcciarsi a tutte le situazioni. Il senatore Boano diceva che, a volte, le prefazioni sono migliori dell’opera che introducono. Non era solo una battuta. A volte è davvero così ed è anche uno dei loro obiettivi: dare lustro alle pagine che seguono».
Cosa non può mancare in una buona prefazione? «Con i volontari e i giurati delle varie edizioni del premio ne abbiamo riflettuto tante volte – ragiona Bielli -. Il punto fermo è ciò che non deve esserci, ovvero l’ambizione che la prefazione sia lei stessa protagonista. Deve essere al servizio del lavoro che introduce. Non servono troppe pagine. Per gli studenti, scriverla è un ottimo esercizio di sintesi. Quest’anno abbiamo ricevuto più di 100 elaborati. Per noi è un ottimo successo, di cui andiamo orgogliosi e che testimonia la qualità del Premio».
Per i vincitori della seconda sezione (prefazione degli studenti), secondo la classifica stilata dagli stessi giurati della prima, ci sono in palio 1.000 euro (primo premio), 500 (secondo) e 200 (terzo). Per quelli della terza (prodotto multimediale per studenti), giudicati dal fotografo Giulio Morra, Alessandra Ferraris (socia Lions Club di Nizza Monferrato e Canelli) e da un rappresentante del Leo Club di Alba e delle Langhe, 500 euro (primo), 200 (secondo). Si aggiungono buoni per l’acquisto di libri, ebook e corsi in inglese per gli autori degli altri elaborati delle prime posizioni.
Il prossimo 20 aprile saranno invitati all’attesa cerimonia di premiazione ufficiale il primo classificato della prima sezione e i 20 studenti che hanno realizzato i lavori che saranno stati giudicati come quelli di più alta qualità tra tutti gli elaborati in gara.

Articolo a cura di Luca Ronco