Ci sono novità, sul fronte dell’impianto di produzione di biometano a Canove di Govone, il cui progetto è in capo società Govone Biometano Srl, appartenente al gruppo Snam. Giovedì 21 marzo si è svolta l’udienza in Camera di Consiglio presso la seconda Sezione II del Tar del Piemonte. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha discusso in merito al ricorso presentato dal Comitato “No Biometano a Govone” (rappresentato, in tale sede, dagli avvocati Marco Scassa del Foro di Asti e Jacopo Gendre del Foro di Torino a ciò incaricati) avverso la Determinazione del Dirigente del Settore Tutela del Territorio della Provincia di Cuneo rilasciata il 21 dicembre scorso: con la quale l’enteaveva autorizzato la società Govone Biometano Srl stessa alla costruzione e all’esercizio della struttura.
Presenti anche le rappresentanze della Provincia, del Comune di Govone e delle private società intestate.
Il Tar ha accogliendo l’istanza cautelare, sospendendo l’efficacia del provvedimento impugnato, e fissando una nuova udienza pubblica, volta alla trattazione di merito del ricorso, al prossimo 29 ottobre. «Soddisfatto del risultato ottenuto, il Comitato “No Biometano a Govone” ringrazia tutti coloro che hanno supportato e creduto in questa battaglia», dicono i portavoce del gruppo.
Nelle scorse settimane, il Comitato riunito in assemblea aveva dato il “via libera” alla presentazione del ricorso al Tar, nominando un nuovo Consiglio Direttivo che vede ora come presidente Fabio Pelazza, affiancato dal vice Antonio Alaia, dal segretario e tesoriere Pierfilippo Negro, oltre che dai consiglieri Davide Gambato, Cesare Cuniberto (in rappresentanza dell’Associazione Comuneroero Ddv), Giuseppe Marello e Marco Castagnotti.