A rifreddo non smettono di arrivare contributi da Stato e Regione. L’ultimo di una ormai lunghissima serie arriva dal Ministero degli affari esteri e del commercio internazionale attraverso il bando “Turismo delle radici” e consentirà al primo cittadino Cesare Cavallo ed ai suoi collaboratori di disporre di circa 6000 euro da investire in attività di rafforzamento dei legami con le comunità di rifreddesi emigrati nel mondo. “La nostra amministrazione – commenta il sindaco – si è caratterizzata sempre per essere presente nelle sedi regionali e nazionali in cui si attuano politiche per gli enti locali nonché per la grande attenzione alle opportunità che in quelle sedi vengono proposte dagli enti sovraordinati. Nel caso in specie, grazie anche alla collaborazione con l’ex senatore ed attuale sindaco di Priocca Marco Perosino, abbiamo seguito tutto l’iter che ha portato all’emissione del bando a favore del “Turismo delle radici” e poi partecipato allo stesso riuscendo anche a vincerlo ed a portarci a casa circa 6000 euro”. Soldi che il comune potrà utilizzare per iniziative che rafforzeranno ancora più intensamente i rapporti con gli emigrati e, soprattutto con gli amici argentini della comunità di La Paquita con la quale Rifreddo sta costruendo un gemellaggio. Vediamo però più nel dettaglio cos’è questa iniziativa ministeriale. Il Progetto “Il turismo delle radici” rappresenta un tassello nella strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post covid-19. Lo stesso è finanziato con 20 milioni di euro e gestito dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale. Si inserisce nell’ambito della Componente 2 del PNRR ed in particolare nelle attività di sensibilizzazione delle comunità locali sul tema dell’emigrazione italiana e dei viaggi delle radici e a creare sui territori un’offerta turistica mirata e integrata rivolta a coloro che hanno la volontà di scoprire le loro radici italiane. In altre parole si tratta di cercare di far conoscere ai figli degli emigrati italiani i paesi da cui provenivano i loro genitori. Una finalità che si contempera perfettamente con l’idea dell’amministrazione rifreddese che come detto più sopra da anni cerca di valorizzare i legami con gli emigrati ed in particolare con quelli argentini. Un obiettivo che, come spesso accade a Rifreddo, l’amministrazione vuole raggiungere senza pesare sulle tasche dei propri cittadini. “In questi anni aggiunge – Cesare Cavallo – abbiamo intavolato un discorso con gli amici argentini de “LA Paquita” cercando di avvicinare le due realtà ma lo abbiamo voluto fare a costo zero perché seppur è un obiettivo importante non volevamo sottrarre risorse alla nostra comunità. Ora grazie a questi fondi ministeriali cercheremo di dare nuovo impulso al gemellaggio. Un fatto che ci fa molto piacere e che dimostra ancora una volta che lavorare paga e che anche un piccolo comune come il nostro può accedere a forme di finanziamento che sembrerebbero appannaggio soltanto di grandi enti”.