Home Attualità “Un’azienda su due non trova candidati” le parole di Marco Gallo

“Un’azienda su due non trova candidati” le parole di Marco Gallo

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Riceviamo e pubblichiamo

Marco Gallo, sindaco di Busca e candidato al Consiglio Regionale del Piemonte alle elezioni di inizio giugno, guarda gli ultimi dati di Unioncamere Piemonte sulle previsioni occupazionali e punta il dito su un numero: «Resta elevata la difficoltà di reperire manodopera. La prova? In pratica per un’assunzione su due di quelle previste nel prossimo trimestre si rischia di non trovare il profilo ricercato». E dice: «Nel Cuneese il mismatch tra domanda e lavoro è destinato ad acuirsi ancora di più perché siamo la provincia del Piemonte con i migliori numeri sul fronte occupazionale. Abbiamo in assoluto uno dei tassi di disoccupazione più bassi d’Italia, fermo al 3,7% mentre quello nazionale raggiunge il 7,7% e in Piemonte il 6,2%. Sopra tutte le medie – regionale e nazionale – anche il tasso di occupazione che nella Granda arriva al 70%. Chiaro che in un quadro così positivo dove di fatto la disoccupazione è a un livello fisiologico trovare nuove professionalità da inserire in azienda o nell’attività si fa ancora più difficile e va a finire che le imprese si contendono quelle già sul mercato. La ricerca di Unioncamere Excelsior indica in due i motivi per i quali un’azienda su due ha difficoltà a reperire manodopera: il primo è la mancanza di candidati, il secondo l’inadeguatezza dei profili al ruolo richiesto. Credo che si debba lavorare su questi due fronti per rimediare a quello che rischia di diventare un handicap per un’economia che tira come quella Cuneese. E penso che dobbiamo coinvolgere le scuole. A cominciare da quelle professionali visto che i lavori più richiesti sono saldatori, lattonieri, carpentieri. Dobbiamo rendere ancora più accattivante questo percorso di studio, lavorando anche sulle famiglie che storcono il naso di fronte all’opzione di un istituto professionale dopo le medie».

In effetti, sempre la ricerca di Unioncamere Excelsior rivela che dei quasi 90 mila contratti previsti nel trimestre marzo-maggio 2024 in Piemonte la quota più elevata di lavoratori verrà pescata tra gli istituti professionali: il 35%. I diplomati si fermano a quota 28% e i laureati al 16%. «Ecco perché bisogna continuare a garantire più appeal a queste scuole professionali. Di pari passo bisogna alzare la qualità dell’insegnamento. Magari incentivando l’alternanza scuola-lavoro per garantire esordi con più professionalità nel mondo del lavoro. Secondo la ricerca di Unioncamere Excelsior due terzi degli assunti nei prossimi tre mesi finiranno nel pianeta dei servizi: in primis il turismo, poi il commercio e il servizio alle persone. L’altro terzo è destinato all’industria, in particolare quella meccanica. Con gli operai specializzati come figura più ricercata. «Dobbiamo coinvolgere anche le aziende per superare l’attuale mismatching nel mondo del lavoro. Credo che le associazioni datoriali dei vari comparti ci possano aiutare a mettere a fuoco le misure utili per rendere più facile la ricerca di personale anche nel Cuneese. Come aspirante consigliere regionale credo che un ruolo di primo piano possa recitarlo l’Agenzia Piemonte Lavoro che già oggi ha un ruolo chiave, coordinando i Centri per l’impiego regionali in materia di politiche del lavoro. Un’esperienza che va assolutamente sfruttata per garantire al sistema economico del Cuneese le forze indispensabili per crescere ancora. Insieme a un piano che incentivi sempre di più le Pmi della Granda all’innovazione tecnologica. Al tempo dell’Intelligenza artificiale non sposare le nuove tecnologie anche nelle boite può comportare un caro prezzo».