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«La mia passione sempre al servizio della Montatese»

Gianluca Pellegrini, 82 anni, dirigente a tempo pieno: «Faccio il guardalinee e ciò che serve»

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Dal 1984, i campi della Polispor­ti­va Montatese so­no la sua seconda casa. A 82 anni, continua a frequentarli tutti i giorni e, quando la squadra in Prima Divisione gioca in paese, segue la partita a bordo cam­po come guardalinee. «È il mio modo per continuare a tenermi in forma» sorride Gianluca Pellegrini, che la scorsa settimana è stato premiato alla seconda edizione del Gran Galà dei Golden Hearts.
L’evento, organizzato dalla Lega Nazionale Dilettanti Piemonte e Valle d’Aosta e dal comitato regionale della Figc (Federazione Italiana Giuoco Calcio), è dedicato ai valori dello sport: condivisione, rispetto, divertimento e crescita personale. Al teatro della Concordia di Venaria Reale, cinque giovani calciatori e dieci dirigenti delle società piemontesi e valdostane hanno ricevuto un riconoscimento per l’impegno, il fair play e la passione che hanno dimostrato dentro e fuori dal campo.
Pellegrini sale sul palco con l’assessora Giulia Soria e riceve l’applauso di tutta la platea. «Non sono abituato a ricevere così tante attenzioni. È stata davvero una serata al cardiopalma, del tutto inaspettata. Per me, seguire le attività della Polisportiva fa parte della quotidianità. Ho iniziato quarant’anni fa».
Si era appena trasferito a Montà da Torino, dove faticava ad acquistare casa. Le pri­me esperienze erano state da arbitro. «Facevo del mio meglio. Non sono un esperto, anche se il calcio è una mia grande passione da sempre. In Polisportiva avevano bisogno di volontari. Io mi sono fatto avanti da subito. Mio figlio giocava lì a pallone, io davo una mano come potevo».
Lo fa anche fuori dal campo: magazziniere, gestore degli impianti… Per la Polisporti­va, ha ricoperto molti ruoli diversi. «Qualche volta ho anche allenato i ragazzi. A me piace stare insieme alle altre persone e il calcio crea tante occasioni per farlo. Qui a Montà c’è un ambiente molto sereno. Io sono un grande tifoso dell’Inter, ma non vado quasi mai allo stadio a vedere dal vivo la Serie A. Alle partite della Montatese mi diverto di più: cerco di esserci sempre».
Il posto di Pellegrini, quando gioca la Prima Divisione, non è in tribuna. «Da tanti anni sono guardalinee. Continuo anche oggi che, ormai, ho i miei anni».
Le è mai capitato che il pubblico polemizzasse con le sue decisioni? «Certo – trattiene una risatina -. Ma a me non è mai importato, anche se non è facile non ascoltare cosa dicono i tifosi. Io, ormai, ho imparato a farlo. Per questo, sto sempre dal lato della tribuna e mando chi fa il guardalinee con me dall’altro lato, dove ci sono le panchine. Lì è più tranquillo e si sentono meno le polemiche».
Da dirigente accompagnatore, segue ogni anno decine di partite. Poi ci sono gli allenamenti delle squadre e le altre attività. «La mattina mi piace stare a casa. Ogni tanto devo fare qualche commissione. Al pomeriggio, vado sempre ai campi della Polisportiva, anche adesso che ho 82 anni. Finché riesco, non voglio fermarmi». Guarda il premio che ha ricevuto dal presidente della Regione Alberto Cirio e da Evelina Christillin, membro aggiuntivo della Uefa nel consiglio della Fifa. «Sono stato fortunato: è proprio una bella coppa».
Prima di premiare, Cirio si complimenta con Pellegrini e gli altri atleti e dirigenti: «Sono emozionato di essere in mezzo a voi, questa sera. Questo è il bello dello sport: non esistono campioni in campo, se prima non sono campioni nel cuore, grazie ai valori e agli ideali con cui giocano».
Collegato in videoconferenza da Roma, anche il presidente della Figc Gabriele Gravina partecipa al Gran Galà. «Cre­diamo molto nei valori dell’inclusività, della collaborazione e dell’onestà – saluta la platea -. Tutti insieme, dobbiamo continuare a instaurare dei processi che evidenzino questi valori, più che la massimizzazione dei risultati sportivi ed economici».
Intervengono dal palco anche l’assessore regionale allo sport Fabrizio Ricca, il presidente della Lnd Giancarlo Abete e il presidente del Co­mitato regionale Piemonte e Valle d’Aosta Mauro Foschia, Perr Schuurs (difensore del Torino) e Paulina Nyström (attaccante della Juventus femminile), oltre all’assessore regionale allo sport della Val­le d’Aosta Giulio Grosjacques e al sindaco della Città di Venaria Reale Fabio Giulivi. Al termine della serata, quest’ultimo svela il progetto del nuovo centro tecnico federale che, dalle prossime settimane, sarà realizzato a Venaria. C’è chi l’ha già ribattezzato “La Coverciano del Nord”, in riferimento allo storico centro alle porte di Fi­renze. Oltre a quelli sportivi, ospiterà anche progetti sociali. Pellegrini è l’unico premiato del Cuneese. Oltre a lui, ricevono il riconoscimento i dirigenti Aldo Beltrame (Ri­ver Sesia calcio), Massimo Anania (Aosta calcio 511), Claudio Bonomi (Usd Varz­ese), Laura Capello (Asd Castagnolese), Agriel Russo Gonzalo (Po­lisportiva Audax Orione), Francesco Maiorano (Rangers Savonera Collegno), Giuliano Roncon (Asd Pro Eureka), Mauro Vanzella (Moranese Trino) e Antonio Marchio (Si­sport Torino), ol­tre ai giocatori Diego For­maggio (Valle Elvo), Fran­cesco Cara (Cre­volese), Ric­cardo Erik Gi­raudo (San Giacomo Chieri), Andrea Lo Turco (Giaveno) e Greta Ma­sciaga (Bulé Bellinzago).

Articolo a cura di Luca Ronco