Riceviamo e pubblichiamo
È diventata legge la proposta targata Paolo Bongioanni che riforma la professione dei maestri di sci in Piemonte. L’aula di Palazzo Lascaris ha approvato ieri la proposta di legge n. 291 «Modifiche alla Legge regionale 23 novembre 1992, n. 50», ideata e promossa come primo firmatario dal capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale Paolo Bongioanni. Una norma che modifica e aggiorna una legge vecchia di più di trent’anni, risalente addirittura al 1992, e che nel suo percorso ha raccolto anche il sostegno dei consiglieri Davide Nicco e Carlo Riva Vercellotti (FdI), Valter Marin e Alberto Preioni (Lega).
«È una riforma scritta con i maestri», spiega Bongioanni. «Abbiamo raccolto leistanze del Collegio dei Maestri di Sci del Nord-ovest e le abbiamo tradotte in uno strumento legislativo al passo con i tempi, che fornirà anche una maggiore preparazione al termine del corso ai neo-maestri appena diplomati».
L’importante modifica interviene su una legge regionale ferma da tanti anni, e va a rinnovare la formazione dei maestri nel rispetto della legge quadro nazionale, la81/1991 che resta immutata. Da oggi in Piemonte gli allievi maestri di sci, una volta superati gli esami relativi ai primi moduli dei corsi tecnico-pratici e durante il periodo della formazione volta al conseguimento dell’abilitazione professionale, saranno tenuti a svolgere una vera e propria attività di insegnamento condotta sotto la vigilanza dei direttori delle scuole di sci, per un numero di ore che sarà determinato attraverso uno specifico regolamento adottato dal Collegio regionale dei maestri di sci.
Grande soddisfazione per il risultato dal Collegio regionale dei maestri di sci, che in Piemonte conta oltre 3.700 iscritti distribuiti in quasi 50 scuole sci. Il presidente regionale Pier Paolo Ballarè: «Un vivo ringraziamento al lavoro compiuto da Paolo Bongioanni e ai gruppi consiliari che hanno permesso l’approvazione della norma. Da parte nostra è molto sentita l’esigenza di potenziare il tirocinio dei maestri neo-abilitati per aumentarne la professionalità finale, dando loro al tempo stesso la possibilità di cominciare ad esercitare concretamente la professione sotto il controllo del direttore di una scuola di sci. La normativa precedente prevedeva un tirocinio obbligatorio di 40 ore non retribuito. La nuova demanda invece al Collegio regionale – attraverso un regolamento attuativo che stenderemo – la quantificazione del monte ore di tirocinio, diverso per le tre discipline sci alpino, snowboard e fondo. A sostegno dei maestri tirocinanti stiamo studiando la possibilità di istituire borse di studio che contribuiscano ad abbattere i costi della formazione a loro carico».
La nuova norma recepisce anche le innovazioni intervenute negli ultimi trent’anni nel ruolo dello sci come grande settore strategico per lo sviluppo turistico del Piemonte. «La figura del maestro di sci – sottolinea Bongioanni – è nodale per l’economia turistica delle località montane piemontesi. È una delle nostre grandiprofessioni turistiche assieme alla guida alpina, alla guida turistica e all’accompagnatore naturalistico che stiamo via via normando – comprese le nuove professioni dell’accompagnatore mototuristico ed equestre – per garantire su tutto l’arco dell’anno un’offerta di turismo sportivo e outdoor di qualità assoluta e all’altezza della competitività che il Piemonte sa offrire».