Si è conclusa sabato 30 marzo la VI Assemblea degli iscritti di Radicali Cuneo “G. Donadei” che ha approvato la mozione congressuale ed eletto le nuove cariche statutarie. Il nuovo Segretario è il braidese Lorenzo Roggia, 22 anni, studente di lingue all’Università di Torino e membro del Comitato nazionale di Radicali Italiani. Insieme a lui guideranno l’associazione il carrucese Emanuele Gallo, 36 anni, impiegato commerciale, eletto Tesoriere, e la fossanese Alexandra Casu, 38 anni, libero professionista, nuova Presidente.
“Con la mozione approvata la nostra azione continuerà nel solco delle tante iniziative che abbiamo in corso, a partire dall’emergenza carcere: con un tasso di sovraffollamento folle ed un numero di suicidi record, ci mobiliteremo per chi vive il carcere e vede i suoi diritti limitati – dichiarano i tre in una nota -. Particolare attenzione dedicheremo anche alle tematiche transnazionali, a fianco del popolo ucraino che da due anni resiste difendendo anche le nostre libertà, preoccupati per il vento di antisemitismo e antisionismo che è tornato a soffiare nel nostro Paese e rilanciando le parole di Emma Bonino nel condannare l’intollerabile e spropositata reazione del Governo israeliano dopo i drammatici fatti del 7 ottobre scorso. Continuerà anche il nostro impegno locale, non solo guardando agli imminenti appuntamenti elettorali, ma anche ai tanti temi sollevati negli scorsi mesi anche grazie ad alcune nostre petizioni popolari: primo fra tutti il tema della laicità, su cui non solo non si avanza ma addirittura si fanno passi indietro. Pensiamo alla città di Cuneo, dove da anni non si trova nemmeno il tempo di discutere in Consiglio comunale della proposta di istituzione di una sala del Commiato ma allo stesso tempo compaiono risorse per regalare abeti al Papa”. Roggia, Gallo e Casu, concludono con un appello: “Sostenerci oggi tramite l’iscrizione è la scelta migliore per combattere il muro d’odio e di xenofobia su cui questa maggioranza di Governo getta le proprie sofferenze e significa mantenere accesa una fiammella di speranza per una società più moderna, civile e libera”.