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5,5 milioni di euro a favore di 40 comuni cuneesi della Valle Stura e delle Terre del Monviso

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Oggi a Borgo San Dalmazzo e a Revello il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, insieme con l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, ha illustrato ai sindaci del territorio la misura con cui vengono messi in campo 5,5 milioni di euro a favore di 40 comuni cuneesi della Valle Stura e delle Terre del Monviso. A livello regionale, questa programmazione finanzia complessivamente 805 comuni, suddivisi in 24 aree omogenee, con 105 milioni di euro. Lo stanziamento è reso possibile attraverso il Fondo per lo sviluppo e la coesione, nell’ambito dell’Accordo per la crescita territoriale firmato a dicembre dal presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e dal presidente del Piemonte, Alberto Cirio.

«Mettiamo in campo 5,5 milioni di euro per consentire a 40 amministrazioni comunali della Valle Stura e delle Terre del Monviso di realizzare una serie di interventi strategici attesi da tempo. In questo modo diamo risposte concrete ed efficaci alle richieste dei cittadini su bisogni crescenti di sanità, mobilità, istruzione, ambiente e competitività – ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio -. Fin dal primo giorno di mandato, abbiamo concentrato la nostra programmazione sulle necessità di ogni singola amministrazione locale del Piemonte, con 65 milioni di euro già distribuiti a più di 150 comuni delle aree interne e 130 milioni assegnati a oltre 200 comuni attraverso il programma regionale Fesr. E adesso aggiungiamo questa nuova misura da 105 milioni di euro, che produrrà sviluppo diffuso e partecipato in 805 comuni».

«Grazie a queste risorse – ha osservato l’assessore regionale Luigi Genesio Icardi – la Valle Stura e le Terre del Monviso avranno ricadute positive in termini di sostegno alle grandi sfide per quanto riguarda salute e welfare, crescita sostenibile, riqualificazione urbana, competitività delle imprese, ambiente e risorse naturali. Il Fondo per lo sviluppo e la coesione se da un lato rappresenta una significativa fonte di finanziamento, dall’altro è un’opportunità concreta di lavorare in sinergia come aggregazioni territoriali a beneficio dello sviluppo locale di aree vaste della nostra regione».

Di seguito lo schema delle aree omogenee Valle Stura e Terre del Monviso, finanziate con i fondi Fsc.

Area Valle Stura (2,71 milioni per 17 comuni cuneesi)
Aisone, Argentera, Demonte, Entracque, Gaiola, Limone Piemonte, Moiola, Pietraporzio, Rittana, Roaschia, Robilante, Roccasparvera, Sambuco, Valdieri, Valloriate, Vernante, Vinadio.

Area Terre del Monviso (2,77 milioni per 23 comuni cuneesi)
Bellino, Brondello, Brossasco, Casteldelfino, Crissolo, Envie, Frassino, Gambasca, Isasca, Martiniana Po, Melle, Oncino, Ostana, Paesana, Pagno, Piasco, Pontechianale, Revello, Rifreddo, Rossana, Sampeyre, Sanfront, Venasca.

Ogni Comune potrà richiedere il contributo entro il 15 luglio, candidando attraverso l’area omogenea di appartenenza un massimo di tre proposte: una di valore fino a 100 mila euro, una seconda fino a 250 mila euro e una terza fino a 500 mila euro, con l’importo minimo mai inferiore a 50 mila euro. Il finanziamento della Regione potrà coprire al massimo il 90 per cento del totale di ciascun progetto. Gli interventi potranno riguardare gli ambiti di digitalizzazione, competitività delle imprese, energia, ambiente e risorse naturali, cultura, trasporti e mobilità, riqualificazione urbana, welfare e salute, istruzione e formazione e capacità amministrativa.

Sulla base delle richieste presentate, la Regione definirà un piano di sviluppo per ciascuna area omogenea e assegnerà i finanziamenti ai progetti ritenuti più strategici, nel limite della dotazione finanziaria attribuita a ciascuna aggregazione territoriale. Dei 105 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione, 100 milioni saranno ripartiti tra i progetti dei singoli comuni, mentre i restanti 5 milioni verranno distribuiti come premialità a favore delle proposte sovracomunali. Queste risorse potranno comunque essere ulteriormente integrate dalla Regione.

cs