Home Articoli Rivista Idea L’opinione di Frank Matano

L’opinione di Frank Matano

«È stata mia madre a spingermi a diventare un comico. In famiglia abbiamo sempre disinnescato le tensioni con una risata»

0
0

IL FATTO
Il valore di un sorriso resta importante in un mondo che di questi tempi sembra governato da mille contrasti? La risposta arriva da chi ha fatto dell’ironia il proprio lavoro

Ha la risata contagiosa Frank Matano, sebbene si sia allenato a governarla partecipando prima da concorrente e poi da conduttore aggiunto alle diverse edizioni di “Lol – Chi ride è fuori” (attualmente è disponibile in streaming l’ultima edizione del programma). Proprio lui, un esperto, spiega come il valore di una risata rimanga intatto anche in tempi tanto complicati come quelli attuali: «Ho una famiglia molto divertente – ha detto in un’intervista al Corriere della Sera -, mia mamma, soprattutto, mi ha insegnato le cose più importanti della vita ed è stata il motore per iniziare questo lavoro. Abbiamo sempre usato la risata per disinnescare le tensioni, anche nei momenti più difficili».
Disinnescare le tensioni. Sarebbe straordinario se questa semplice e quanto mai efficace regola valesse a tutti i livelli, anche e soprattutto per le diatribe internazionali.
Intanto Matano si esercita con un nuovo programma chiamato “Oversympathy” un roadshow dedicato alla scoperta di nuovi talenti che si terrà il dal 6 al 30 maggio a Roma, Milano e Torino. «È un concetto particolare – ha spiegato -: come se la simpatia avesse una linea immaginaria che cambia nel tempo, a seconda del contesto in cui ti trovi. Quando uno non ha un’ottima percezione di sé tende a strafare e ottiene il risultato opposto, non fa ridere e risulta quasi fastidioso». E aggiunge che a lui è capitato spesso di sentirsi così: «Soprattutto agli inizi della carriera, è un errore comune, direi quasi un meccanismo naturale in certi momenti. Nello show ci sarà un unico tasto che premerò quando appunto si raggiungerà l’Oversympathy e interromperà la performance. I comici si esibiranno in locali dove di solito suonano i cantanti jazz e la presenza del pubblico renderà il momento irripetibile. Gli applausi, il silenzio o le risate, possono fare sempre la differenza».
Oggi la comicità è in piena evoluzione, sta cambiando profondamente: «Chi vuole emergere si apre un canale YouTube, Instagram o TikTok, questo è un vantaggio perché ti permette di essere chi vuoi, di essere coerente con la tua idea di comicità, cosa più difficile in tv, però, se non diventi virale, non hai un riscontro del pubblico. Il pubblico è uno strumento musicale, un bastone da rabdomante: trovi l’acqua seguendo la sua reazione. Non c’è il montaggio, non puoi tornare indietro come su TikTok. Questo per me è anche il valore aggiunto di Oversympathy e sul web non c’è». Oggi i social, secondo Matano, «danno una versione un po’ distorta di quello che è il comico. Il mio è un mestiere che spesso inizia per emulazione e questo non va bene perché non esprimi te stesso. I social amplificano questo meccanismo perché inseguono la viralità, ma non è così. Uno dovrebbe fare quello che trova divertente di per sé, studiare e capire quali sono le potenzialità del proprio corpo. Il coraggio nella comicità passa anche da quanto sei preparato. Non è fondamentale uno studio accademico, ma è quello che ti dà pace nei momenti in cui ti senti che non vali niente. E ne capitano».