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Novità NEOS. “I racconti della terra” a cura di Valeria De Cubellis

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“Scrivere è la mia terra”. Dopo il fuoco, l’aria e l’acqua, Valeria De Cubellis porta a termine la tetralogia dedicata agli “Elementi” con questa antologia dedicata alla terra. Diciassette racconti che esplorano le tante declinazioni dell’elemento più materno, concreto e arcaico, mappandone la pelle e sprofondando nelle sue viscere.

La terra ci nutre di storia e di cibo, ospita le nostre case; ci accoglie, infine, per l’eternità. Sa nascondere insidie, misteri e tesori, scatenare catastrofi improvvise e spietate.

Molti sono i personaggi e le situazioni che popolano i territori di questo libro sorprendente: la tenace pellegrina a Compostela, i dialoghi dietro un carro funebre, le scoperte archeologiche e i ricordi. E poi il bambino scomparso nel nulla e la miniera che non perdona, la cura della tomba e i messaggini rivelatori, la nave spaziale e l’avvistamento nella notte. La madre mostruosa e l’argilla salvifica. La mucca e l’oca, chi resta e chi parte, chi si trasforma.

Gli Autori, nella grande varietà di stili personali, riescono a stimolare riflessioni e sorrisi, memorie e fantasia.

 

In Finis Terrae il viaggio fisico verso Santiago di Compostela diventa anche e soprattutto interiore; Mirela è la storia di un amore autentico tra ragazzi che assume nel corso del racconto significati diversi e via via più intensi; Il vecchio e l’oca è una breve favola con protagonisti un vecchio contadino, un’oca e un’amicizia senza parole; in Linea continua, la linea è quella di una strada che impedisce di sorpassare un carro funebre, e l’intoppo porta la coppia in auto a riflettere sulla vita, sulla morte e sul valore dei legami affettivi; Scrivere è un racconto sulle ragioni profonde che spingono alla scrittura; Girotondo è il racconto di un’anima solitaria che ritrova i giorni d’infanzia; Redenzione è un racconto poliziesco che vede un poliziotto deluso dalla vita indagare sulla scomparsa di un bambino; Una rotta per Nadir è un racconto di pura fantascienza, dove la Terra è la casa a cui ritornare per l’equipaggio di una nave spaziale coinvolta in un incidente; Silenzio ci porta al Cimitero Monumentale davanti a una tomba, che la protagonista pulisce e tira a lucido, mentre a casa l’attende il marito e un progetto da completare; in Un punto e una linea una donna torna nei luoghi della sua infanzia, in un paese che ha conosciuto la violenza di un terremoto, e il suo passato ritornerà attraverso un numero di telefono trovato su una vecchia tavoletta di legno; in Bibi le protagoniste del racconto sono la voce narrante e una creatura, che non parla con voce umana, ma capisce ogni parola e ogni gesto della sua compagna di vita; Diana, la dea della terra, della caccia e della Luna, è la protagonista di Sopra Sotto,che comincia in una chiesetta di campagna e si conclude con un brano del gruppo dark austriaco, i Dargaard; Gero ci porta nella Sicilia di inizio Novecento e alla tragedia della miniera di zolfo di Casteltermini; I guerrieri delle terre bianche ci conduce a Mestre, in una stanza d’ospedale, dove “due uomini sentono il piacere di ritrovarsi per caso, come due compaesani che si incrocino in una terra straniera”; Sulla nera terra ci porta al parco archeologico di Selinunte, dove un’archeologa ritrova il passato nascosto attraverso le parole che rivela a suo figlio nelle quali la terra diventa la protagonista; Un po’ d’argilla per cominciare racconta di un ragazzino che vive dentro i suoi sogni e i suoi disegni e grazie all’argilla riesce a dare sfogo alle sue fantasie e al suo talento; Tutti giù per terra ci porta in una dimensione onirica e metaforica, con una Madre mostruosa e ributtante che rappresenta la terra deturpata dagli uomini.