Niente più diritti di segreteria. Si tratta delle spese di 26 o 52 centesimi per certificato rilasciato da diversi uffici e settori.
Il Comune di Saluzzo, con la delibera 34 del 28 febbraio 2024, ha soppresso l’obbligo di pagare questi importi, facoltà concessa agli enti locali “che non versino in situazione deficitaria”, cioè che non abbiano problemi di bilancio.
Nel tempo si è trattato di cifre non determinanti per i “conti” del Comune. L’anno scorso, ad esempio, sono stati incassati 820 euro.
La soppressione dei diritti di segreteria porta a diverse semplificazioni. Di tipo prettamente pratico quando i cittadini accedono agli sportelli del municipio. Anche per i tempi di lavorazione dei funzionari del Comune, dal momento che incassi anche modesti comportano per la struttura dell’ente adempimenti burocratici non indifferenti.
I diritti di segreteria continuano a essere dovuti per carte d’identità cartacee ed elettroniche.
Non si applicavano già in passato ai certificati di Stato civile e agli atti che riguardano l’Elettorale, ora sono esenti anche:
•i certificazioni anagrafici (residenza, stato di famiglia e ogni informazione desumibile dall’anagrafe nazionale);
•le dichiarazioni che possono essere sottoscritte dall’impiegato in qualità di incaricato dal sindaco, come previsto dal Dpr 445/2.000 (legalizzazioni di fotografia e autentiche di sottoscrizione, quest’ultime poste in calce alle dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà, autentica di copia);
•concessioni di competenza del settore Finanziario
•Concessioni cimiteriali;
•Concessioni canone unico;
•provvedimenti di pertinenza dell’Ufficio Polizia locale
•autorizzazioni di concessione suolo pubblico;
•autorizzazioni pubblicitarie;
•autorizzazioni per cantiere stradale;
•attestazioni di idoneità abitativa;
•autorizzazioni per passi carrai;
•autorizzazioni mercatali e fieristiche.