«La medicina di genere fondamentale per la giusta cura»

Antonella Viola alla Fondazione Ospedale Alba-Bra: «Studiare le differenze tra uomini e donne nella manifestazione delle malattie e nell’approccio terapeutico per affrontarle facilita il processo alla diagnosi personalizzata a cui tutti puntiamo»

0
1

Ospite d’eccezione della Fon­da­zio­ne Ospedale Alba-Bra, la professoressa Antonella Viola, rinomata docente di Patologia Generale presso il Dipar­timento di Scienze Bio­mediche dell’Università di Padova, ha tenuto con successo una Lectio Magistralis sul tema “Generi, Salute e Stereotipi”.
L’evento organizzato presso l’Auditorium dell’Ospedale Ferrero di Verduno si è svolto alla presenza e con la partecipazione eccezionale di cittadini, sanitari e professionisti della salute.
La professoressa Viola ha aperto la sua relazione sottolineando la necessità di una medicina che consideri le differenze biologiche, psicologiche e sociali tra uomini e donne, nonché le variazioni nei riscontri di salute e malattia. Con una modalità davvero coinvolgente ha evidenziato come le differenze di genere possano influenzare la manifestazione di malattie, risposte ai trattamenti e impatto delle terapie. Questo approccio riconosce che uomini e donne possono manifestare sintomi diversi per la stessa condizione medica e che i fattori di rischio possono variare in base al sesso. Assunto che seppur ovvio, non è ancora pratica abituale e soprattutto materia di studio e di ricerca.
«Questo convegno evidenzia l’importanza cruciale di considerare il genere come variabile fondamentale nella pratica medica», sottolinea la professoressa Antonella Viola. Aggiungendo: «Cellule ma­schi­li e femminili reagiscono in modo diverso a stimoli chimici e ambientali, eppure nella maggioranza degli studi preclinici fino a pochi decenni fa non ne teneva conto. Lo scopo della comprensione della differenza in termini fisiologici tra uomini e donne è importante per tutelare la salute femminile. Per troppo tempo, infatti, la medicina si è occupata prevalentemente della patologia declinata al maschile, tralasciando differenze che sono fondamentali per prevenire, diagnosticare e curare le malattie delle donne. La medicina di genere – detta anche medicina genere-specifica – si occupa appunto di studiare le differenze esistenti tra uomini e donne nella manifestazione delle malattie e nell’approccio terapeutico per affrontarle. Ecco perché l’identificazione e caratterizzazione dei fattori determinanti le differenze di sesso/genere consentirà azioni mirate e lo sviluppo di percorsi di prevenzione, diagnosi e cura sesso e genere specifici». Ed ha aggiunto: «Oggi cominciamo ad essere consapevoli dell’esistenza di queste differenze, ma non è sempre stato così».
«È comprovato che un’attenzione maggiore alle differenze di genere nei trattamenti medici possa portare a una migliore assistenza sanitaria per tutti. Ritengo un grande successo, come Fondazione, aver avviato una riflessione critica su questo tema anche nel nostro ospedale», dichiara il vicepresidente della Fon­da­zione Ospedale Paolo Girau­do. «Già da tempo a livello mondiale sono state date delle indicazioni per affrontare in modo corretto tutte le fasi della ricerca sperimentale: in particolare rispetto all’importanza di confrontare e testare farmaci e trattamenti su entrambi i sessi. Dopo aver letto dati sconfortanti che danno il nostro paese al penultimo posto in Europa in fatto di prevenzione sulle donne – seguita soltanto dalla Lituania – è stato importante sottolineare l’urgenza di adeguamento della medicina anche grazie al Piano per l’applicazione della medicina di genere – varato nel giugno 2019 -, che vincola gli operatori sanitari ad attuare un protocollo genere-specifico, cioè a predisporre le terapie nel modo più adeguato alla persona che si ha di fronte a cui si adegua anche l’Asl Cn2 e il nostro territorio».
La lectio si è rivelata un evento atteso che ha fatto sold-out e a cui non è mancato Luigi Genesio Icardi Assessore alla Sanità che ha portato i saluti da parte della Regione e illustrato quanto fatto sull’argomento. Presente anche la Direzione Asl Cn2 al completo rappresentata dalla dottoressa Laura Marinaro che ha portato i saluti da parte dell’Asl Cn2 insieme ad una delegazione di Soci della Fondazione Ospedale Alba-Bra rappresentata dal presidente Bruno Ceretto.