La Cooperativa Sociale Isoinsieme, realtà che dal 2008 si occupa di arte-terapia e formazione in musicoterapia, sta sviluppando dal 2023 una serie di attività musicoterapiche presso l’Hospice dell’ASL CN2, nella sede unica di Bra. Il progetto è nato col nome di “Musicoterapia in Hospice” ed è stato realizzato in stretta sinergia con le esigenze dell’Azienda Sanitaria.
Sulla base della definizione della World Federation of Music Therapy la musicoterapia può essere definita come “l’uso professionale della musica e dei suoi elementi, equivale a dire un intervento professionale e mirato applicabile in svariati ambiti (come quello medico, educativo o quotidiano) nei confronti di individui, gruppi, famiglie o comunità che desiderano migliorare la propria qualità di vita, la propria salute e il proprio benessere fisico, sociale, comunicativo, emotivo, intellettuale e spirituale. Ricerca, pratica, educazione e formazione clinica in musicoterapia si basano su presupposti professionali che si adattano ai contesti culturali e sociali di riferimento” (WFMT, 2011).
Attraverso questa attività, in ambito sanitario si punta a sviluppare le funzioni potenziali e/o residue dell’individuo in modo tale che il paziente possa meglio realizzare l’integrazione intra e inter-personale e, di conseguenza, possa migliorare la qualità di vita grazie ad un processo preventivo, riabilitativo o curativo. Si tratta quindi di un intervento terapeutico in cui la musica, in tutti i suoi elementi (suono, ritmo, armonia, melodia), tramite un operatore adeguatamente qualificato, viene utilizzata come strumento all’interno di un processo volto a rispondere ai bisogni fisici ma anche emotivi, cognitivi e sociali del paziente.
“Partendo dal confronto costante con la nostra équipe di lavoro, due musicoterapeute, Cinzia Manfredi ed Eleonora Porro, si alternano tre volte alla settimana a supporto dei pazienti (e talvolta delle loro famiglie) con sedute specifiche” racconta il Responsabile della Struttura Hospice e Cure Palliative dell’ASL CN2. “Quando una persona si trova in una situazione di fragilità dovuta ad una grave patologia, spesso tende a ‘chiudersi’ e la comunicazione diviene così più difficile, la solitudine esistenziale una ‘compagnia’. Date queste premesse, la musicoterapia può essere uno strumento particolarmente utile in quei casi in cui il paziente non sia in grado di utilizzare il linguaggio verbale, sia per deficit sia per incapacità, per esprimere il proprio vissuto”.
Ad oggi sono state seguite 40 persone per un totale di 162 sedute: centrale è realizzare un contesto in cui l’ascolto, l’attesa, l’accoglienza da parte del musicoterapeuta permettono di creare uno spazio protetto in cui esprimersi liberamente. Negli incontri, a discrezione del paziente, si possono ascoltare brani scelti, cantarli, oppure suonare semplici strumenti messi a disposizione dalle operatrici e si possono affiancare anche i parenti presenti: in entrambi i casi l’intervento si è dimostrato terapeuticamente efficace ed apprezzato.
Il progetto, in capo alla Cooperativa Sociale Isoinsieme, si è sviluppato grazie al contributo di Fondazione CRC e alla generosità di diverse aziende, associazioni e sostenitori privati che fino ad ora hanno aderito all’iniziativa. Tra essi le aziende Golosità di Gallo d’Alba, RPS di Alba, Giolito Formaggi di Bra, Mulino Sobrino di La Morra, Eredi di Paschetta Attilio di Roreto di Cherasco, ONEFIRST di La Morra, la “Confraternita della capra” di Guarene e l’Associazione per le Cure Palliative “Ho Cura”.