Nella giornata del 19 marzo, a Vars in Francia, si sono svolti i Mondiali categoria S2 Junior di KL (chilometro lanciato – sci di velocità). Per l’occasione, abbiamo avuto la possibilità di intervistare uno dei cinque partecipanti a questa categoria; lui è Elia Brizio, classe 2004, braidese che si è classificato quarto con una velocità massima di 168.72 km/h. Il vincitore di questa categoria è stato lo svedese Persson con una velocità massima di 174.06 km/h, seguito da Labit, Fourquet e Saint Germes (tutti e tre francesi).
Spiegaci brevemente il KL, il chilometro lanciato.
“Il KL (chilometro lanciato o sci di velocità) è la Formula 1 dello sci: in meno di sei secondi si passa da 0 a 200 kmh, velocità incredibile su due gambe ed un paio di sci. Le gare sono gestite dalla FIS che organizza Coppa del Mondo e Mondiali. Oltre questi viene organizzato un evento chiamato Speed Masters dove viene tentato il record del mondo”.
Qual è la storia di questo sport nel nostro Paese?
“Il KL nasce negli anni ’30 quando venne effettuato il primo record a circa 100 kmh, per poi arrivare fino ai 255,500 kmh di oggi. Negli anni il record è passato di nazione in nazione e anche l’Italia ha avuto i suoi successi passando dal famoso Zeno Colò e Alessandro Casse fino a Simone e Ivan Origone nel 2016 per poi approdare in Francia nel 2023, con il record del francese Simon Billy. Tante sono le piste che hanno contribuito ai record, come la famosa pista di Cervinia negli anni ’70”.
Entrando nel dettaglio, nella nostra regione a che livello siamo?
“Per quanto riguarda il Piemonte, io mi alleno ad Artesina nel comprensorio Mondole Ski, anche se non abbiamo una pista dedicata a questa disciplina. In generale, in Piemonte, non abbiamo piste dedicate ma proviamo a servirci delle piste più adatte che abbiamo”.
Da quanto tempo pratichi lo sci alpino? Chi ti ha trasmesso questa passione?
“Pratico lo sci da quando ho 4 anni, mettendo i piedi sugli sci sulle piste di Limone Piemonte. Successivamente iniziai a praticare questo sport a livello agonistico all’età di 6 anni sulle piste di Lurisia, per poi spostarmi all’età di 11 anni ad Artesina. Ho provato qualsiasi disciplina riguardante lo sci alpino e quest’anno ho conseguito la qualifica da Maestro. La passione mi è stata trasmessa da mio padre che già era appassionato di sci, ma non a livello agonistico. Già dalla gioventù, mio padre, seguiva la leggenda del KL fino al raggiungimento del record che abbatté i 200 kmh”.
Quali sono le tue considerazioni e le emozioni che hai provato a Vars?
“La gara era suddivisa in tre categorie: S2 junior e S2 con i materiali di serie da discesa libera e S1 equipaggiati con attrezzature speciali per la disciplina come gli sci, gli spoiler e tute impermeabili all’aria. Io ho partecipato alla categoria S2 junior nei Campionati Mondiali, raggiungendo il quarto posto alla velocità di 168.72 km/h contro il vincitore svedese Persson con una velocità di 174.06 km/h. A differenze di Persson, ho ancora molto da lavorare sui materiali al fine di migliorare la velocità e l’aerodinamica. L’adrenalina era altissima, un’esperienza sicuramente unica scendere ad una velocità simile per tre giorni consecutivi. Un’altra emozione è quella di aver avuto la possibilità di essere convocato su deroga in squadra nazionale per la gara e aver passato una settimana con i grandi di questo sport. L’unica delusione di questo evento è essere stato due giorni sul podio e aver perso una posizione nella gara finale”.
Cosa consigli ai giovani come te che amano la velocità?
“Consiglierei a tutti di provare almeno una volta le discipline veloci ed iscriversi alle liste FIS di KL per provare questa magnifica disciplina e sgasare per le piste di ‘casa’ “.