È stato presentato presso il Rondò dei Talenti, il Quaderno 46 dal titolo Occhio allo sport. Ruolo, impatto e prospettive dell’attività fisica e sportiva, che fornisce una descrizione approfondita degli enti sportivi e della loro predisposizione all’innovazione, esaminando la loro capacità progettuale, insieme all’analisi delle abitudini, dei bisogni e delle motivazioni alla base dell’attività fisica della popolazione.
La ricerca, promossa dalla Fondazione Crc e coordinata dal suo Ufficio Studi e Ricerche, è stata realizzata insieme al team di ricerca del corso di laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive dell’Università di Torino, con la collaborazione istituzionale da parte del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (Coni), di Sport e Salute SpA e del Comitato Italiano Paralimpico (Cip).
Alla presentazione – che si inserisce nella rassegna “Vite da atleta” promossa dalla Fondazione Crc e che è terminata venerdì 12 aprile con l’inaugurazione della mostra “Nell’Olimpo. Storie di campioni di un territorio” – ha preso parte un’ampia rappresentanza di enti coinvolti sul tema, dalle associazioni e società sportive, alle amministrazioni comunali, al mondo della scuola. Alla tavola rotonda, che ha fatto seguito alla presentazione dei principali risultati a cura del team di ricerca, sono intervenuti Sara Curtis, giovanissima campionessa di nuoto di Savigliano, da poco qualificatasi per i Giochi Olimpici di Parigi, Luca Di Meo e Elena Forneris per Asd Promosport e Progetto Granda College, Roberto Giacosa e Francesca Fenocchio, medaglia d’argento di handbike alle Paralimpiadi di Londra 2012, per SportAbili Alba Aps Asd.
«La presentazione di questo quaderno, secondo appuntamento della rassegna “Vite da atleta”, conferma la centralità dello sport per l’azione della Fondazione Crc, una delle poche in Italia ad avere l’attività sportiva tra i propri settori d’intervento», commenta Ezio Raviola, presidente della Fondazione Crc. «Sono certo che quanto emerso da questa ricerca potrà contribuire a sviluppare un’offerta sportiva provinciale sempre più capace di coinvolgere pubblici diversi, con particolare attenzione al tema inclusione e al ruolo delle famiglie. Avere avuto Sara Curtis come ospite, insieme ad associazione sportive particolarmente attive e innovative, ci inorgoglisce e dimostra come il settore sportivo provinciale sia in grado di far crescere atleti di grandi prospettive».
«Come Coni, siamo orgogliosi della collaborazione su questa ricerca, in primis con il Suism dell’Università di Torino, insieme con il Cip e con il Sport e Salute, perché è davvero necessario lavorare insieme», aggiunge Claudia Martin, delegata provinciale Coni. «Riteniamo che sia fondamentale approfondire, ricercare, conoscere per comprendere la situazione dello sport nella nostra provincia, e per confrontarci con le iniziative nazionali e le linee guida europee e internazionali. Lo sport è un motore di sviluppo fondamentale e ci auguriamo che questa indagine aiuti gli enti sportivi ad affrontare e superare le problematiche e a rendere lo sport sempre più accessibile, sostenibile, sinergico con il territorio e la sua comunità».
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