“Aspettando il Giro”. Da una parte l’attesa spasmodica degli appassionati e degli sportivi, dall’altra la magnificenza del Giro d’Italia che, per la sua 107esima volta, sa coinvolgere e sa colpire nel segno. Il virgolettato scelto dal Comitato di tappa fossanese, è più che mai azzeccato per un ricco menù di appuntamenti collaterali che ci hanno aiutato e ci aiuteranno ad avvicinarci con “grandi pedalate” alla Novara-Fossano: la tappa numero 3 del Giro d’Italia 2024, in programma lunedì 6 maggio.
In verità l’emozione e l’attesa si sono palesate sin dal 26 gennaio di quest’anno, data in cui nella vecchia chiesa del Salice a Fossano è stato esposto per due giorni il Trofeo Senza Fine, il sogno di ogni bambino che sale in sella alla sua bicicletta, ma anche degli atleti che partecipano al Giro d’Italia.
Il Trofeo Senza Fine è un nastro d’oro che porta incisi i nomi di tutti i vincitori della corsa rosa, ogni anno ne viene aggiunto uno, e per questo è idealmente infinito. E l’attesa piano piano è cresciuta con una serie di attività e incontri, segnati da una moltitudine di eventi e appuntamenti.
Il 15 marzo scorso, alla Chiesa del Gonfalone (Battuti Bianchi) di Fossano, è avvenuta la presentazione ufficiale della tappa. Ospite d’onore della mattinata, Stefano Garzelli: ex ciclista professionista dal 1997 al 2013 e attualmente commentatore tv di Rai Sport. Nato a Varese nel 1973, con la Mercatone Uno (nel 2000) vinse il Giro d’Italia.
«Sulla carta possiamo pensare alla Novara-Fossano come a una tappa adatta ai velocisti, con un finale molto nervoso. Qualche colpo di mano potrebbe esserci, anche perché non è un finale completamente pianeggiante. A due chilometri dall’arrivo vi sarà uno strappo. Questo magari può portare ad anticipare i velocisti. Una tappa dunque molto affascinante, che arriva dopo due giornate molto molto dure e in cui le gambe ne risentiranno. Tutto può succedere», così Garzelli ai “nostri microfoni”.
Al vernissage della Novara-Fossano, hanno partecipato il governatore del Piemonte Alberto Cirio, il sindaco Dario Tallone, il senatore Giorgio Maria Bergesio, l’assessore regionale Luigi Genesio Icardi, il presidente Ascom Fossano Giancarlo Fruttero, il presidente del Comitato di tappa d’arrivo Gian Franco Riorda, l’assessore fossanese Donatella Rattalino, il presidente-ad di Balocco Spa Alessandra Balocco, Gianfranco Mondino della Fondazione Crf, il delegato Rcs per la provincia di Cuneo Sergio Trossarello.
Il secondo appuntamento, giovedì 4 aprile scorso, al palasport di Fossano con “Note in Rosa”, grazie alla Fondazione Fossano Musica e all’orchestra Ffm Pop. Condotta e moderata dal giornalista sportivo Paolo Viberti, la serata è stata “illuminata” (oltre che dalla straordinaria musica) dall’ex stella del ciclismo Gianni Bugno. Classe 1964 e professionista dal 1985 al 1998, fu Campione del Mondo su strada nel 1991 a Stoccarda e nel 1992 a Benidorm; in carriera vinse ben 72 volte.
Ha indossato le casacche di: Atala-Ofmega, Chateau d’Ax/Gatorade, Team Polti, MG Maglificio-Technogym e Mapei. Brillano le nove vittorie di tappa al Giro d’Italia e il successo nel 1990 della corsa rosa; le quattro tappe al Tour de France e due alla Vuelta a España; una Milano-Sanremo, un Giro delle Fiandre, una Milano-Torino e un Giro dell’Emilia. «La provincia di Cuneo è un territorio che ha dato molto allo sport e in particolare al ciclismo. Il 2024 ci regala la tappa Novara-Fossano e spero, speriamo, che sia davvero bellissima. Sarà senz’altro interessante, con un arrivo in volata. Le prime due tappe sono molto impegnative e quella fossanese sembra la prima adatta alla batteria dei velocisti», così Gianni Bugno.
Venerdì 12 aprile, invece, il terzo appuntamento: il primo cittadino di Fossano Dario Tallone ha premiato (in Municipio) il presidente di Rcs Urbano Cairo con un quadro di un artista locale raffigurante spezzoni della vita imprenditoriale e sportiva del presidente del Torino, uniti a scorci della città degli Acaja.
Con il senatore Giorgio Bergesio, la presidente del consiglio comunale Simona Giaccardi, l’assessore alle manifestazioni Donatella Rattalino e tutto il Comitato di tappa del Giro l’incontro fossanese è stato l’occasione per parlare non solo della carriera manageriale del presidente di La 7 ma anche dello straordinario indotto economico che ruota attorno al Giro d’Italia, l’unico sport in grado di “entrare gratuitamente” nelle case dei tifosi grazie al mitico passaggio su molte strade italiane. E il 6 maggio anche su quelle della Granda ed in particolare di Fossano.
Doppio appuntamento in agenda per domenica 14 aprile: Fossano ha ospitato il Triathlon dei Principi dopo cinque anni di assenza, grazie a Qualitry e Trivivi, la società locale che ha fortemente voluto la rediviva competizione su distanza Sprint. In onore dei principi d’Acaja, antichi signori di Fossano: frazione a nuoto nella bellissima piscina comunale, riconfermato il percorso su un giro ciclistico unico fino a Cervere e ritorno, corsa di andata e ritorno sulla ciclabile/pedonale di Santa Lucia; il 1° Trofeo Città di Fossano (Ciclismo), riservato alla categoria Allievi e di 58 km totali.
“Storie di un campione”, con questo titolo la città di Fossano ha accolto e abbracciato “Lo Squalo” Vincenzo Nibali (al palazzetto dello sport, il 15 aprile). Professionista dal 2005 al 2022 e considerato uno dei campioni più forti e completi di tutti i tempi, è stato uno dei sette ciclisti (oltre a Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Felice Gimondi, Bernard Hinault, Alberto Contador e Chris Froome) ad aver conquistato almeno un’edizione di tutti e tre i Grandi Giri, avendo vinto la Vuelta a España nel 2010, il Giro d’Italia nel 2013 e nel 2016 e il Tour de France nel 2014. Un personaggio di grande spessore anche dal punto di vista umano, come sempre accade in questi casi. Ogni volta che ha conquistato un trofeo, ha sempre condiviso con i compagni oppure con il pubblico i meriti di quel successo.
La “Pedalata Bimbi in Rosa”, è invece andata in scena il 19 aprile da piazza Diaz al Villaggio sportivo e ha visto la partecipazione straordinaria di “El Diablo” Claudio Chiappucci. Professionista dal 1985 al 1998, ha vinto una Milano-Sanremo, due Giri del Piemonte, tre tappe al Tour de France e una al Giro d’Italia. Le scuole primarie cittadine hanno accompagnato l’ex campione, insieme a Vol.A. (Associazione Volontari Antidoping) realizzando un grande evento a metà tra sport e didattica, tra valori sociali e divertimento.
Venerdì 19 aprile ecco lo spettacolo per bimbi al Villaggio sportivo e la “Camminata del Sorriso in Rosa” (in programma domenica 21) al Centro Ippoterapico: dal 1986 con i suoi volontari e i suoi cavalli, gli animatori si prodigano e si adoperano con grande impegno e preziosi risultati per le persone con disabilità. Sono però ancora tanti gli appuntamenti in agenda verso la Novara-Fossano: domenica 28 aprile è infatti prevista la 41esima edizione della “Fossano in bici”, evento ciclistico non competitivo a scopo benefico e “colorato di rosa” per l’eccezione. Partenza e ritrovo (8,15) sono stabiliti in piazza Castello, la gara ha come obiettivo principale quello di raccogliere fondi da devolvere all’ospedale di Candiolo e ad altre organizzazioni che operano nel sociale. Sarà inoltre un’occasione in più per vivere le emozioni del Giro che si avvicina. E a quel punto saremo già in pieno conto alla rovescia.
Nel mese di maggio poi si entra decisamente nel vivo: la Notte Rosa (con aperitivi in via Roma) e dj set al Largo degli Eroi in programma venerdì 3; il concerto della Scuola di Musica “Arrigo Boito” in Duomo, sabato 4 alle 21.
E si va avanti anche dopo la tappa. Il week-end di sabato 11 e domenica 12 (maggio), concluderà la lunga agenda fossanese dedicata al Giro d’Italia: cominciando da “Expoflora in Rosa”. L’esposizione di arte floreale, tradizione agricola, produzione locale e cultura, al parco cittadino e in via Roma. Mostra mercato con stand di vivaisti, floricoltori e fiorai, dedicati all’arredamento, ai complementi d’arredo e alle tecnologie, il mercato dei prodotti tipici, show cooking e laboratori didattici per bambini.
Domenica 12 è in programma l’Acaia Gravel: pedalata non competitiva dedicata all’innovativa tipologia di bike, vero mix di ciclismo da strada e Mountain bike; partenza alla francese dalle ore 9 alle ore 10 in via Torino con 2 percorsi da 50 o 80 km. La pedalata fa parte del “Mix Gravel Tour 2024”.
Fossano è più che mai pronta ad ospitare il Giro d’Italia!
La carne di Fassone di razza piemontese Compral protagonista all’area Hospitality
L’edizione 107 del Giro d’Italia prenderà il via dalle strade del Piemonte il 4 maggio e arriverà nella provincia Granda lunedì 6 maggio con partenza da Novara e arrivo a Fossano per la terza tappa di 166 km adatta per velocisti. Una tappa che attraverserà le campagne piemontesi, territorio tipico dell’allevamento della Piemontese razza bovina autoctona che, con una consistenza che supera i 300.000 capi, è la razza bovina meglio rappresentata sul territorio italiano. Il Fassone di razza Piemontese è presente in aziende agricole a conduzione familiare molte delle quali praticano l’alpeggio valorizzando al meglio le risorse foraggere tipiche del territorio di origine, dai pascoli di alta quota alle colture cerealicole della pianura.
Un’eccellenza dell’enogastronomia italiana che Compral Cooperativa Allevatori Cuneo avrà il piacere di far degustare all’interno dell’area Hospitality nella città di Fossano arrivo della tappa.
«Un momento molto importante per Compral», dichiara il presidente Roberto Chialva, «che ci permetterà di far conoscere le innumerevoli qualità proprie della carne di Fassone di razza Piemontese. Gli ospiti, tra i quali molti giornalisti ed organizzatori dell’evento, potranno degustare la carne dei nostri allevatori proposta in sfiziosi piatti preparati con passione dai ragazzi dell’Istituto Alberghiero Giolitti&Paire. Sarà questa un’occasione molto importante per far comprendere, e successivamente trasmettere, quanto grande sia l’impegno e la professionalità che quotidianamente gli allevatori della Compral mettono in campo per garantire la qualità di questa carne, nel più ampio rispetto del benessere animale e della sostenibilità ambientale. Tutti aspetti che fanno della nostra carne una garanzia per il consumatore che ci sceglie quotidianamente nei migliori punti vendita italiani». «La carne di Fassone di razza Piemontese Compral», sottolinea il direttore Marcello Pellegrino, «è ideale per l’alimentazione dello sportivo, e quale migliore occasione se non il Giro d’Italia per promuoverla. Infatti l’atleta deve assumere una quantità di energia proporzionale a quella che consuma per la propria attività. Per sostenere uno sforzo fisico intenso e prolungato l’organismo deve introdurre una quantità di calorie superiore, ma queste non devono derivare solamente dagli alimenti che ne contengono di più e a disponibilità immediata, come i carboidrati o i grassi, ma anche da una quota di proteine, oltre ai minerali. Le proteine hanno un duplice ruolo: da un lato apportano gli elementi fondamentali per la rigenerazione della massa muscolare che, sotto sforzo, si consuma; dall’altro si traducono anch’esse in energia, sostituendosi parzialmente agli zuccheri e ai lipidi. Lo sportivo è bene che assuma giornalmente 1,5 grammi di proteine per ogni kg di peso corporeo, quindi quale alimento migliore se non la carne di Fassone di razza Piemontese garantita dagli allevatori della Compral che è magra, naturalmente ricca di proteine nobili e di ferro facilmente biodisponibili».
L’inventore dei fiammiferi e dei cerini era fossanese si chiamava Sansone Valobra: c’è una via che lo ricorda
Non tutti sanno che nel 1829 il fossanese Sansone Valobra ricevette dal Comune di Fossano, che successivamente gli dedicò anche una via, una medaglia d’onore come inventore dei fiammiferi.
Nativo di Fossano, Valobra aprì una fabbrica di sapone e saponette a Livorno dopo il 1821 e nel 1828, per sottrarsi alle persecuzioni che l’avrebbero coinvolto come patriota e carbonaro, fu costretto a fuggire a Napoli.
Come studioso di chimica si concentrò soprattutto sullo studio del fosforo, per scoprirne l’utilizzo per l’accensione a sfregamento dei fiammiferi.
Compose una miscela di fosforo, clorato e gomma che applicò all’estremità di bastoncini di legno. Nel 1828 aprì una fabbrica a Napoli per commercializzare la sua invenzione alla quale fece seguito, nel 1835, anche quella del cerino che commercializzò con il nome di candellette.
All’estero, però, molti si attribuirono il merito di questa invenzione, come l’ungherese Irinyi, il tedesco Krammener, l’inglese Walker, l’austriaco Romer ed il polacco Schoevetter ed anche l’invenzione del cerino non venne attribuita a Valobra, bensì a Merckel e Lavaresse.
Valobra morì nel 1883 a Napoli, senza che gli venisse riconosciuto alcun merito per l’invenzione.