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Nei sogni di Sobrero c’è ancora il Tour

Il 26enne di Montelupo Albese ha un’altra chance per correre (a luglio) sulle strade di casa

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Un conto in sospeso con la Milano-Sanremo. Perché giusto un mese fa alla classicissima italiana, a Matteo Sobrero è successo di attaccare con forza nel finale puntando dritto alla vittoria, ma poi il ciclista 26enne di Alba si è dovuto arrendere alla potenza del fiammingo Philipsen. «Mi è rimasta la soddisfazione di trovarmi nelle prime posizioni assieme ai migliori – ha detto Sobrero – che mi ha regalato grande morale. Ora so di potermela giocare e l’anno prossimo spero di essere ancora al via della Sanremo per una rivincita». Da Alba si muove sempre il gruppo dei tifosi di Sobrero, è successo anche per la gara con arrivo in Liguria: «Il mio Fans Club si è fatto sentire e mi è sembrato di essere a casa, del resto fin da piccolo mi sono allenato sulle strade della Sanremo e sono posti che conosco molto bene». Un dodicesimo posto di grande sostanza. In seguito, il corridore piemontese della Bora Hansgrohe ha partecipato al Giro dei Paesi Baschi incappando anche nella rovinosa caduta che ha messo fuori gioco alcuni tra i protagonisti più attesi. Sobrero però si è rimesso in sella e ha chiuso la gara al settantaduesimo posto, a 4’34’’ dal vincitore. Nell’ultima tappa poi è stato decretato il successo di Juan Ayuso.
In seguito, dopo il ritiro nella Amstel gold race in Olanda, Matteo Sobrero è tornato in gara mercoledì 17 aprile in Belgio, nella prestigiosa Freccia Vallone. Tutte verifiche verso il clou della stagione.
Il sogno del ragazzo di Montelupo Albese, alla quinta stagione da professionista, resta sempre quello di recitare un ruolo da protagonista al Tour che quest’anno, guarda caso, passerà con grande evidenza proprio nelle Langhe. La corsa francese transiterà davvero sotto casa Sobrero, sulle strade che lui conosce come le proprie tasche. È per questo che, nella programmazione stagionale – d’accordo con il team tedesco -, a malincuore ha escluso la partecipazione al Giro d’Italia. Per potersi preparare specificatamente alla Grande Boucle che mai come in questa edizione vivrà un significativo coinvolgimento italiano e in particolare piemontese con le sue tappe. Una competizione che richiede la miglior preparazione, una premessa fondamentale per non rischiare passi falsi al momento della verità. E Sobrero non vuole davvero sbagliare approccio. Le gare a cui ha partecipato fino a questo momento sono state affrontate anche e soprattutto in funzione del Tour, come una sorta di collaudo verso l’appuntamento più atteso. E adesso ci siamo quasi. Sobrero è pronto per dedicarsi a quell’obiettivo.