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L’Ordine dei Cavalieri del Roero in assemblea

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Un’assemblea sociale vissuta nella luce della serenità, quella di sabato 27 aprile: un momento trascorso pressoché “in casa”, nella cornice del ristorante Belavista di Castellinaldo d’Alba, con il quale da anni l’Ordine dei Cavalieri di San Michele del Roero intrattiene una sinergia che ormai fa rima con i sensi dell’amicizia.

Una sorta di sinfonia, in crescendo anzichenò: basti pensare al sopraggiungere progressivo di Cavalieri con il trascorrere dei minuti, in lievi ritardi giustificati da quell’inconsapevole ritrovo tra gente che si vuole bene.

Del resto, il momento “centrale” del sodalizio, previsto da Statuto, è stato questo: una riunione tra persone che, per azzardare un paragone calcistico, pare nata per “calciare il pallone nella stessa direzione”, in quell’ideale goal che volge alla promozione delle nostre colline, e dei suoi talenti.

Magistralmente condotta dal Gran Maestro Carlo Rista, l’assemblea primaverile ha avuto un evidente filo con­duttore: la cultura, in tutte le sue accezioni, per un territorio in cui l’enologia (a proposito, il concorso del “Vignaiolo dell’Anno” vedrà la premiazione abbinata ad un convegno curato a quattro mani con GoWine), arte, musica, tutela dei beni architettonici sono parole messe in pratica, e bene.

Nella relazione estesa dal Gran Maestro, i punti focali non sono mancati, e tutti rivolti a queste sfumature: in un quadro in cui spiccano (e spiccheranno ancora, a settembre) le borse di studio agli studenti “eccellenti” della Sinistra Tanaro: ma anche i riconoscimenti alle biblioteche roerine, il concorso biennale dedicato alle tesi di laurea, ed una serie di azioni che mostrano quanto i Cavalieri del Roero siano consapevoli delle differenze tra buone intenzioni e gesti tangibili.

E’ infatti di 25mila euro la mole di contributi deliberati a favore di associazioni e istituzioni che hanno bussato alle porte dell’Ordine per richiedere aiuto: e la solidarietà, lo spirito di collaborazione e la fratellanza di intenti (si veda anche, oltre i tutt’altro che angusti confini del Roero, l’aiuto alle popolazioni terremotate dell’Emilia) sono tutte armonie cui la nostra associazione non è sorda.

Piacevole anche l’avvicendarsi degli interventi in sede assembleare: in particolare quelli del senatore emerito Marco Perosino, del socio Giacomino Fasano, del sindaco “pa­dro­ne di casa” Giovanni Molino e del leader di Assosindaci Silvio Artusio Com­ba, oltre che quelli del Vice Gran Maestro Vicario Paolo Chiavarino, del presidente della Commissione Cultura Mario Abrate e di Bruno Geraci, tutti sapientemente coordinati dal cerimoniere Paolo Rosso.

In chiusura, il saluto ad un nuovo accolito: Cesare Taricco, presentato dal socio Massimo Occhetti, e che sicuramente saprà donare un ulteriore valore aggiunto alla “grande famiglia” dei Cavalieri roerini.