A trenta giorni esatti dall’apertura dei seggi elettorali per lo svolgimento delle consultazioni elettorali, il Professor Giuseppe (detto Beppe) Ghisolfi formalizza al grande pubblico della provincia di Cuneo la propria candidatura al Consiglio regionale del Piemonte per la lista Civica Cirio Presidente, diretta espressione del Governatore della Regione cardine del Nord Ovest.
Nella giornata di giovedì 9 maggio, infatti, Ghisolfi presenterà in una occasione plenaria, indirizzata all’intera cittadinanza e alle categorie economico sociali e amministrative provinciali, la piattaforma programmatica e di intenti alla base della scelta di concorrere per un seggio a palazzo Lascaris, sede del “parlamentino” della Regione Piemonte, in un momento storico di grandi cambiamenti istituzionali e di trasformazioni economico finanziarie e infrastrutturali.
Un’occasione non più ripetibile per archiviare le troppo lunghe attese del passato verificatesi su più versanti, dalla sanità alla viabilità, e per restituire centralità a fattori di competenza e di esperienza quarantennale nella capacità di conoscenza e di risposta a problemi che – arrivati al punto attuale – non basta più limitarsi a denunciare con una voce grossa.
In Regione occorre andare per fare la voce Granda, con il massimo della forza sociale e amministrativa del territorio. A partire dal valore aggiunto di Cirio Presidente e del suo approccio istituzionale in grado di unire ciò che altrimenti, presentandosi ideologicamente diviso (come purtroppo fin qui avvenuto), andrebbe soltanto a rischio di rafforzare i problemi e di indebolire le soluzioni.
L’esatto opposto degli obiettivi concreti e dei contenuti programmatici e operativi che saranno al centro della presentazione del 9 maggio a Pollenzo.
Il Professor Beppe Ghisolfi, storico direttore di testate giornalistiche a vocazione provinciale e regionale, è attualmente consigliere italiano del gruppo mondiale delle Casse di risparmio e consigliere del CNEL, il consiglio nazionale dell’economia e del lavoro a supporto delle politiche socio economiche di Parlamento, Governo e Unione europea.