La prefazione giusta dà valore al libro e merita un premio

È stata un successo di pubblico e partecipazione la sesta edizione del Premio Letterario Lions che si è conclusa il 20 aprile ad Alba con la cerimonia di consegna dei riconoscimenti al Palazzo Mostre e Congressi “Giacomo Morra”.
Il concorso ha una sua singolare particolarità: premia infatti le migliori prefazioni.
Organizzato dal Lions Club Nizza Monferrato Canelli che per questa edizione si è avvalso della collaborazione del Lions Club Alba Langhe e del Lions Club  Cultura e Soli­darietà Pie­monte Liguria, è stato dedicato allo scrittore partigiano Beppe Fenoglio e a Giulio Parusso, esponente di spicco della cultura albese e non solo, il quale fece parte della giuria delle due  prime edizioni.
«Non deve avere velleità di protagonismo, ma generare interesse, stuzzicare l’attenzione e fornire gli elementi per comprendere anche gli aspetti più complessi di ciò che si sta per leggere». Con queste parole Oscar Bielli, governatore del Distretto 108 Ia3 del Lions Club ha riassunto gli ingredienti per una prefazione di qualità, che nello specifico il Premio Letterario Lions riconosce in tre sezioni differenti.
La prima seleziona le migliori prefazioni, tra i libri pubblicati nel corso dell’ultimo anno e si avvale della collaborazione delle case editrici. Ne è risultato vincitore, conclamato dalla Giuria del Premio Letterario Lions, presieduta da Mario Barenghi, professore ordinario di Lette­ratura Ita­liana Con­tem­po­ranea presso l’Università degli studi Milano Bicocca, Tommaso Munari per la prefazione di “Italo Cal­vino. Il libro dei risvolti” (Mon­da­dori): una raccolta di scritti che il narratore italiano dedicò al commento o prefazione di opere di vari autori.
La Seconda e Terza Sezione, come da tradizione, sono state riservate agli studenti delle scuole medie superiori a cui è stato chiesto di lavorare sui testi di Beppe Fenoglio tramite elaborati scritti od opere multimediali.
Infine, è  stato consegnato un premio intitolato a Gigi Mon­ticone, autore astigiano di scritti e libri dedicati alla sua terra e al mondo contadino.
«Doveroso – rimarca ancora il governatore Bielli – un ringraziamento all’Università Tele­matica Pegaso e al suo direttore della sede braidese e di quelle di Cuneo, Alba, Barolo e Imperia, Carmine Maffettone che ha avuto un determinante ruolo sia nella fase organizzativa che nella composizione del monte premi. Non posso certo dimenticare il centro studi Beppe Fenoglio, rappresentato da Mar­gherita Fenoglio, figlia del­lo scrittore, e dalla direttrice Bian­ca Roagna, che hanno collaborato alla raccolta di testi e documenti inerenti al Premio. Un grazie sentito anche alla signora Parusso che ha consegnato il premio dedicato al marito, ai Lions Club piemontesi che hanno partecipato facendosi carico dei vari riconoscimenti consegnati agli studenti e ai tanti sostenitori del progetto (Rivista IDEA, Inalpi, Istituto italiano per la salvaguardia del paesaggio culturale vitivinicolo, il Con­sor­zio Asti e Moscato d’Asti, Casa Bosca) che hanno collaborato alla buona riuscita dell’evento. Stiamo già lavorando all’edizione 2025, questa volta ispirata all’opera di Natalia Gin­z­burg».

Tommaso Munari scelto per il suo contributo in “Italo calvino. Il libro dei risvolti”

Il contributo che una prefazione può portare a favore di un’opera non può essere sottovalutato. E l’iniziativa dei Lions è meritevole. Ecco di seguito l’elenco dei premiati dell’edizione 2024, con il coinvolgimento degli studenti.