Riceviamo e pubblichiamo
E’ necessario che la Regione Piemonte si appresti ad adottare un regolamento regionale che consenta agli esercenti le professioni sanitarie non mediche, in particolare agli infermieri di poter finalmente esercitare un’attività lavorativa al di fuori dell’orario di servizio, in applicazione della deroga al vincolo di esclusività prevista dalla legge. Questa iniziativa, già attuata con successo in Veneto, mira a sostenere le strutture pubbliche e private nel garantire un’assistenza infermieristica efficace alle persone che ne necessitano.
Con oltre 30.000 infermieri attivi nella Regione Piemonte, l’obiettivo è rendere il Servizio Sanitario Regionale più attrattivo e valorizzare il contributo fondamentale che essi offrono alla comunità. Durante la pandemia, il loro straordinario lavoro in prima linea è stato motivo di orgoglio per tutta la Regione e merita la massima gratitudine.
E’ in questa direzione che la sanità regionale si deve muovere insieme all’efficientamento della formazione continua post Laurea di questi professionisti come un ulteriore passo verso la valorizzazione delle loro competenze e delle singole peculiarità, contribuendo a elevare il livello di assistenza offerto alla popolazione.
Un’azione politica concreta volta a garantire il riconoscimento e il sostegno adeguato al personale sanitario non medico, riconoscendo il loro ruolo essenziale nel sistema sanitario e nella società nel suo complesso.