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Città alpina dell’anno «il cuore delle terre alte»

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Il Festival e tutti i temi cardine di questa edizione sono stati presentati lo scorso 30 aprile a Cuneo, presso la Casa del Fiume, alla presenza di tutti i principali enti coinvolti nella sua organizzazione.
A mettere in luce gli obiettivi della rassegna, tra i cui scopi figura il desiderio di definire i contorni di un’identità fortemente legata alla montagna, è stata innanzitutto l’Amministra­zio­ne Comunale, promotrice dell’evento. La sindaca Patrizia Manassero ha sottolineato la particolarità di questa edizione, che celebrerà il titolo di Città Alpina dell’Anno ottenuto dal capoluogo della Granda per il 2024: «L’edizione 2024 del Cuneo Montagna Festival sarà speciale anche perché Cuneo, il 17 maggio, accoglierà l’assemblea annuale dell’associazione “Città alpine dell’anno”: sono invitati i rappresentanti delle 23 città dell’arco alpino, italiane e non, che fanno parte dell’associazione. In un workshop pubblico si racconteranno esempi di collaborazione metro-montani. E poi Cuneo riceverà ufficialmente da Passy il testimone e l’investitura a città alpina dell’anno 2024». L’Assessora alla Metro Montagna di Cuneo, Sara Tomatis, ha posto l’attenzione sull’approccio che caratterizzerà la sei giorni: «Quest’anno, grazie alla collaborazione con il Politecnico di Torino, l’approccio metromontano al territorio cercherà di essere ancora più concreto. Il percorso di dialogo tra città e terre alte, iniziato nella scorsa edizione del Fe­stival, cresce e si rinforza. Un gruppo di ragazzi delle nostre valli, guidate dal professore Antonio De Rossi, si muoverà sul territorio e definirà concretamente come oggi la città di Cuneo e le sue valli entrano in relazione. Un percorso che proseguirà per tutto l’anno, contribuirà a creare una mappa complessiva di come oggi abitiamo il nostro territorio e ci fornirà preziosi elementi di intervento».
Ha espresso la propria soddisfazione per l’importanza dell’evento anche la Fondazione Crc, intervenuta con Enrico Collidà, al momento della presentazione presidente facente funzione della stessa, prima della nomina del nuovo presidente Mauro Gola: «Il Cuneo Montagna Festival si conferma occasione preziosa per parlare di montagna e approfondire, da diverse prospettive, le evoluzioni che caratterizzano le terre alte, cioè oltre il 50% della nostra provincia. Grazie alla collaborazione con gli organizzatori, all’interno del programma del Festival è stato inserito uno spettacolo che lancerà la nuova edizione di Spazza­mondo, la giornata di sensibilizzazione sulla cura dell’ambiente e sulla partecipazione attiva che si svolgerà il prossimo 25 maggio in oltre 160 comuni della provincia». Sul Festival e sull’anima alpina del cuneese si è espressa anche la Camera di Commercio di Cuneo: «Abbiamo sostenuto la candidatura di Cuneo a Capitale Alpina consapevoli che sarà un importante momento di promozione, di aggregazione e d’incontro tra la città e le Terre Alte. La candidatura di Cuneo Città Alpina, i tanti eventi che la animeranno, il Festival della Montagna, dovranno essere un punto di partenza per affrontare i temi della montagna che cambia, della montagna sostenibile, della montagna come presidio territoriale, della montagna come comunità, della montagna che diventa protagonista dal punto di vista turistico, economico e sociale». Altrettanto orgoglio è emerso dalle parole di Paolo Salsotto, presidente della sezione cuneese del Cai: «Quest’anno compiamo 150 anni dalla nostra fondazione. Festeggiarlo nell’anno in cui Cuneo diventa Città Alpina ci spinge a lavorare per le nostre montagne in modo ancora più intenso. Durante il Festival avremo l’opportunità di aprire un focus sulla realtà dei rifugi alpini stretti tra cambiamento climatico e turismo sostenibile. Ci teniamo a ribadire una filosofia che al Cai non è mai venuta meno: la montagna va rispettata, il suo ecosistema salvaguardato. Oggi più che mai».
A riassumere il sentimento generale di felicità ed entusiasmo è stata poi Silvia Bongio­vanni, direttrice artistica del Festival: «Siamo davvero orgogliosi della qualità del cartellone che siamo riusciti a costruire anche quest’anno. Avremo tutti gli ingredienti che sono propri di un appuntamento dedicato alla montagna. Una citazione speciale però vorrei farla per lo spazio dedicato a “La nuova montagna”. Per tutto il fine settimana Cuneo si animerà di voci, colori, storie che arrivano dalle nostre valli. Se è vero che le terre alte vivono un momento di transizione è anche vero che sono tante le esperienze di singole persone o di comunità che stanno costruendo modi nuovi di vivere e abitare la montagna. Ne “La nuova montagna” che stazionerà nelle vie del centro, anche chi vive in città, potrà finalmente conoscerle e farle proprie».

Articolo a cura di Domenico Abbondandolo