Il 15 giugno riapre l’Alta Via del Sale

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Trentanove chilometri di assoluta bellezza che si snodano tra pascoli immacolati e rocce carsiche, graffiando il cielo prima di inabissarsi nel sottosuolo. Questa, in breve, è l’Alta Via del Sale, la straordinaria strada bianca ex-militare che collega Limone Piemonte a Monesi di Triora, muovendosi sinuosa nel cuore delle Alpi Liguri tra i 1.800 e i 2.100 metri di altitudine. Un’unicità paesaggistica che amalgama peculiarità naturalistiche ad eccezionalità storiche, culturali e architettoniche, per un’immersione imperdibile nelle cosiddette Alpi del Mare. Dai Forti di Limone Piemonte al Colle della Boaria, dal Bosco delle Navette al Monte Saccarello con la monumentale statua del Redentore. L’Alta Via del Sale, dunque, come avventura esperienziale che tornerà nuovamente fruibile a partire dal prossimo 15 giugno.
Questa, infatti, la data simbolica individuata per la tradizionale apertura annua che consentirà a sportivi e appassionati di godersi uno degli scorci montani più caratteristici delle Alpi Occidentali. Tre, come sempre, le categorie di veicoli ammessi: biciclette (muscolari o elettriche) con pedaggio ad 1 euro e 10.000 accessi giornalieri a disposizione; moto con pedaggio di 15 euro e 140 accessi disponibili al giorno; auto e quad con 20 euro di pedaggio e 80 accessi giornalieri possibili. Divieto per tutti i mezzi a motore, invece, il martedì e il giovedì. Per prenotare il proprio accesso dalla porta di Limone Piemonte, è già attivo il portale Altaviadelsale.com gestito dal consorzio Conitours, tra i principali sostenitori e attuatori del progetto.
«In questi anni l’Alta Via del Sale è diventata un modello di gestione sostenibile delle risorse, sia a livello ambientale, sia a livello economico» il commento di Beppe Carlevaris, da poco riconfermato alla guida di Conitours e, dal 2021, presidente anche Visit Piemonte, la società in house della Regione Piemonte e di Unioncamere Piemonte che si occupa della valorizzazione turistica e agroalimentare delle eccellenze piemontesi. «Abbiamo riservato due giorni settimanali al turismo lento delle biciclette, andando a normare quantitativamente gli accessi motorizzati. Questo sistema consente ricadute economiche importanti, con tantissime presenze straniere, consentendoci altresì di reperire i fondi necessari per la valorizzazione e la manutenzione dell’infrastruttura. L’Alta Via del Sale, insomma, come buona pratica da esportare e come efficace testimonianza della capacità sinergica e della visione progettuale del nostro territorio».