Su Nature Communications, una delle più autorevoli riviste del settore, sono stati pubblicati i due importanti studi che hanno coinvolto la Single Cell Unit dell’Istituto di Candiolo, guidata dal Professor Nicola Crosetto, e il Laboratorio di Patologia Molecolare dell’Istituto, diretto dalla Professoressa Caterina Marchiò con il supporto della Dottoressa Bellomo e del Dottor Berrino.
Candiolo (Torino), 14 maggio 2024 – Da sempre l’Istituto di Candiolo-IRCCS lavora in rete con i più prestigiosi centri di ricerca internazionali, e due ricerche recentemente pubblicate su Nature Communications, condotte dal Science for Life Laboratory presso il Karolinska Institutet di Stoccolma in collaborazione proprio con l’Istituto di Candiolo, aprono nuove strade per comprendere l’eterogeneità tumorale e la sua evoluzione.
La prima ricerca, sui tumori alla prostata, ha rivelato profonde alterazioni genomiche nei pazienti con carcinoma prostatico localizzato. Il metodo di sequenziamento del DNA a singola cellula sviluppato dai ricercatori del Karolinska Institutet ha permesso di mappare queste alterazioni su migliaia di nuclei estratti da campioni di prostatectomia. Ciò ha rivelato la diffusa presenza di alterazioni del numero di copie del DNA sia nelle regioni tumorali sia in quelle normali della prostata. Questa scoperta ha una grande rilevanza dal punto di vista terapeutico, in quanto permette diagnosi precise e di conseguenza cure sempre più personalizzate.
Altrettanto rivoluzionaria è la seconda ricerca, un lavoro sui DNA circolari extracromosomici, condotto dagli stessi ricercatori e anch’esso pubblicato su Nature Communications. Utilizzando una nuova metodologia (scCircle-seq), i ricercatori hanno potuto analizzare la diversità e la specificità dei DNA circolari all’interno di diverse popolazioni cellulari, rivelando un ruolo nel processo che porta alla formazione dei tumori, aggiungendo pertanto un nuovo tassello di conoscenza nella comprensione della nascita di nuove lesioni tumorali, di qualsiasi natura esse siano. Fondamentale è stato il gioco di squadra, nel quale l’Istituto di Candiolo-IRCCS ha svolto un ruolo cruciale, fornendo non solo campioni patologici di carcinoma mammario e i relativi profili genetici, ma ha anche implementando con successo entrambe le metodologie, scCircle-seq e scCUTseq, sui nuclei estratti da tali campioni. Questo, insieme al sequenziamento dell’RNA estratto dai campioni di carcinoma prostatico provenienti dal Karolinska Institute e al sequenziamento del DNA mirato sugli stessi campioni, rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro il cancro.
“È importante sottolineare che le metodologie sviluppate – dice il Professor Nicola Crosetto, coordinatore del team che ha condotto le ricerche – sono state implementate, e saranno presto disponibili come servizio anche per altri progetti di ricerca, nel laboratorio di Single Cell Unit dell’Istituto di Candiolo-IRCCS, dove sono stati fatti negli ultimi anni importanti investimenti, e questo apre un mondo di possibilità per ulteriori studi e ricerche mirate, portandoci un passo più vicini alla comprensione e alla sconfitta del cancro”.
Allegati: comunicato stampa, articolo di Nature Communications e due foto del team di ricercatori (al centro con la barba il Prof. Crosetto)