Nella lettera firmata dall’avvocato Cinzia Gallo – candidato sindaco alle prossime elezioni comunale di Ceva – le considerazioni fatte sono riportate in maniera forviante rispetto alla realtà dei fatti.
Innanzi tutto mi preme sottolineare che l’avvocato Gallo attualmente è un cittadino come tutti i cebani e questo almeno fino a dopo il risultato elettorale, per cui come semplice cittadino ha a disposizione molti mezzi legittimi – autorizzati dalla legge come dovrebbe ben sapere – per conoscere l’attività dell’amministrazione comunale. E non è certo quello da lei utilizzato, il modo per interloquire con l’amministrazione.
Venendo al merito di quanto riportato nella lettera, devo purtroppo constatare che gli argomenti sollevati, evidenziano una scarsità di contenuti, idee e progetti da sottoporre ai cittadini in campagna elettorale ma, soprattutto evidenziano un’altrettanta inconsistenza nella conoscenza delle procedure amministrative. La variazione di bilancio a cui si fa cenno riguarda operazioni di amministrazione ordinaria, messe in atto proprio per garantire la prosecuzione dell’attività, al fine di non arrecare danni all’Ente, al suo patrimonio e quindi di conseguenza ai cittadini ai quali devono essere sempre garantiti i servizi. Un esempio su tutti: in questa variazione così attenzionata, vi è l’incasso del contributo, di ben € 376.000,00, rilasciato dalla regione Piemonte, in riferimento all’aggiudicazione, da parte del Comune di Ceva, del bando per la realizzazione di un impianto fotovoltaico sull’ex Ilsa, per la conseguente costituzione della Comunità Energetica. Operazione che consentirà al Comune e ai cittadini di avere notevoli sgravi sul costo dell’energia. In mancanza di questo atto approvato in questa variazione proprio nell’ultimo Consiglio Comunale, avremmo dovuto restituire il contributo. In conclusione lancio un appello ai due candidati sindaci: impegniamoci affinché il confronto elettorale sia basato di più su argomentazioni vicine ai cittadini, piuttosto che su cavilli di procedure burocratiche, poco incisive nel quotidiano di ognuno di noi. Eseguite, tra l’altro, nella massima trasparenza.