Mentre si attende ancora di conoscere il vero motivo del terremoto ai vertici della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino (Crt), con le dimissioni del presidente Palenzona e del direttore generale, la comunità piemontese apprende solo da notizie di stampa che si sarebbe giunti a un accordo per la nomina del nuovo presidente.
I criteri di tale scelta, così come i precedenti presunti patti occulti, non sono noti, al punto che tuttora resta il rischio di un commissariamento della Fondazione Crt, mai corso in tutta la sua storia.
Un’opacità che segna una distanza con i cittadini del Piemonte e lascia ombre sul conseguimento delle stesse finalità dell’Istituto.
A differenza di quanto stabilisce la legge istitutiva delle Fondazioni bancarie, infatti, Crt sotto la presidenza Palenzona ha investito l’anno scorso miliardi di euro nel cosiddetto risiko bancario e finanziario, destinando alle erogazioni per il territorio (sanità, scuola, cultura) solo 71 milioni.
Un dato in crescita, ma pur sempre minore di quanto sarebbe possibile se la Fondazione avesse a cuore i bisogni della comunità piemontese più degli investimenti in grandi gruppi bancari e assicurativi.
Eppure le erogazioni di Crt sono determinanti per i servizi sul territorio, ad integrazione di quelli destinati da Regione e Comuni.
Per questo il MoVimento 5 Stelle chiede alla Fondazione stessa, alle Istituzioni e agli enti locali di fornire alla collettività la massima trasparenza sulle decisioni in corso, così come sui motivi che hanno portato al cambio della governance. E di aumentare in futuro le erogazioni per gli ospedali al collasso e il terzo settore, destinando l’utilizzo del patrimonio in modo più consono ai compiti previsti dalla legge.
Così, in una nota, i candidati M5S nel collegio Italia Nord Ovest, Mariangela Danzì, Gaetano Pedullà, Antonella Pepe, Sean Sacco e Fabrizio Bertolami.