Home Articoli Rivista Idea Quattro sfidanti per Alberto Cirio: ecco le liste

Quattro sfidanti per Alberto Cirio: ecco le liste

Una corsa contro il tempo per definire i nomi dei candidati in Piemonte, tra strategie e colpi a sorpresa

0
2

Alberto Cirio (ph. Paolo Properzi)

Una corsa contro il tempo, un gioco di strategie ed equilibri, un mix di sorprese apparse dopo il deposito ufficiale delle liste e dei simboli: le elezioni regionali in Piemonte presenteranno, intanto, cinque aspiranti presidenti: il governatore uscente Alberto Cirio per il centrodestra, Gianna Pente­nero per il centrosinistra, Sa­rah Disabato per il Movimento 5 Stelle, Alberto Costanzo per la lista Libertà e l’ex grillina e storica esponente No Tav Fran­cesca Frediani per il raggruppamento di sinistra Pie­monte Popolare.
L’ultima lista a essere consegnata (tenendo conto che IDEA è andato in stampa lunedì scorso) è stata quella a sostegno del governatore uscente Cirio: a pesare sono state le discussioni sul listino bloccato che scatterà come premio di maggioranza e porterà in dote al candidato presidente più votato dieci consiglieri. Tra i nomi di Fratelli d’Italia ci sono il cuneese Claudio Sacchetto, nella Lega compare Gianna Gancia, in Forza Italia l’attuale assessore Marco Gabusi. A guidare il listino è l’assessora re­gionale Elena Chiorino, se­guita dal vicepresidente della Regio­ne, il leghista Fabio Carosso.
Nella lista civica “Cirio presidente – Piemonte moderato e liberale” compaiono cinque cuneesi. Marco Gallo, sindaco di Busca, Iole Caramello, sindaca di Frabosa Soprana, Ma­ria Laura Risso, consigliera comunale di Cuneo, Daniele Sobrero, consigliere comunale di Alba e Beppe Ghisolfi, banchiere e scrittore.
Oltre alla lista civica, tra le file del centro destra se ne contano altre quattro: Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Noi Moderati. I cinque nomi coi quali Forza Italia correrà in provincia di Cuneo sono, intanto, Francesco Graglia, Franca Biglio, Gianmaria Bosco, Delia Revelli e Valter Roattino. Fratelli d’ Italia avrà Paolo Bongioanni, Federica Barbero, Roberto Russo, Elisa Tarasco ed Enzo Tassone. La Lega punta per la provincia di Cuneo, sull’attuale assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, Paolo Demarchi, Mat­teo Gagliasso, Simona Giac­cardi e Katia Manassero. Noi Moderati presenta Pietro Mamino, Maddalena Raimon­do, Luca Bertero, Silvia Ber­tero e Claudia Maria Salo­mone.
Cinque liste sostengono anche la sfidante del centrosinistra, Gianna Pentenero: Partito democratico, Alleanza Verdi Sinistra, Stati Uniti d’Europa, la lista civica Pentenero presidente e lista civica Piemonte ecologista e solidale. Nella lista Pentenero il primo nome è quello di Oscar Bertetto, ex primario di oncologia dell’ospedale Molinette e tra i fondatori della Rete Oncologica regionale, seguito dalla consigliera comunale bielle­se Va­leria Vernero. Dietro di loro c’è l’ex sovrintendente del Teatro Regio, Walter Ver­gnano.
Il PD porta cinque consiglieri dalla provincia di Cuneo: Daniela Blengio, Ivana Bor­sotto, Mauro Calderoni, sindaco di Saluzzo per due mandati, Franca Giordano, già assessore per due mandati a Cuneo e Maurizio Marello, già sindaco di Alba per due mandati e attualmente consigliere regionale.
Nel Cuneese i candidati di AVS saranno: Alice Ravinale; Mar­co Alessandro Giusta, ex assessore ai Diritti dell’ex sindaco di Torino Chiara Appendino; l’antropologa e mediatrice culturale Giulia Marro, Raoul Oliva e Alberto Sclaverano. A completare il quadro anche la lista del Movimento Cinque Stelle, per Sarah Disabato, che comprende i candidati per la provincia di Cuneo: Ivano Mar­tinetti, consigliere regionale uscente, Claudia Giorgis, Francesco Franco, Manuela Borello e Diego Perona.
Le altre due liste rimanenti sono Libertà con l’avvocato Alberto Costanzo e Piemonte Popo­lare di Francesca Fre­diani.
Le urne saranno aperte sabato 8 giugno dalle 15 alle 23 e domenica 9 dalle 7 alle 23. La novità principale di queste elezioni è l’introduzione di una nuova legge elettorale, approvata nel 2023, che prevede l’elezione di cinquanta consiglieri regionali, di cui almeno l’80% (quindi almeno quaranta) attraverso un sistema proporzionale. I restanti dieci consiglieri saranno eletti con il sistema maggioritario.
Alla coalizione che otterrà più voti verrà assegnato un premio di maggioranza, che le permetterà di ottenere il 55% dei seggi in Consiglio regionale. Per la prima volta, poi, le liste dovranno essere composte per almeno il 40% da candidati di sesso diverso. Inoltre, l’elettore potrà esprimere fino a due preferenze (un uomo e una donna). Per poter partecipare all’assegnazione dei seggi proporzionali, le coalizioni dovranno superare una soglia di sbarramento del 5% (3% per le singole liste). Obiettivo non semplice per gli schieramenti di recente composizione.

Come e quando si vota
In Italia le urne saranno aperte tra le ore 14 e le ore 22 di sabato 8 giugno e dalle ore 7 alle ore 23 di domenica 9 giugno: nelle stesse ore si svolgeranno anche le elezioni regionali in Piemonte e le elezioni amministrative in 3.700 comuni, 172 in Granda. Lo spoglio dei voti inizierà a partire delle ore 23 della stessa domenica. Per votare è necessario presentarsi al proprio seggio elettorale con la scheda elettorale (su cui è indicato il seggio stesso di riferimento) e un documento d’identità valido. Per le Europee gli italiani che hanno trasferito la loro residenza in un altro Stato membro del­l’Unione Europea e sono regolarmente iscritti all’Aire (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) possono votare presso i seggi elettorali allestiti dalle sedi diplomatiche e consolari italiane. Nel caso delle Regionali, la possibilità di votare all’estero non è invece prevista. Gli iscritti all’anagrafe (Aire) e gli elettori temporaneamente all’estero devono recarsi presso la sezione elettorale del proprio Comune. Tuttavia, è previsto che componenti del seggio, rappresentanti delle liste dei candidati, ufficiali ed agenti della Forza pubblica in servizio votino nella sezione dove esercitano il loro ufficio. Possibilità prevista inoltre per gli elettori non deambulanti, nel caso in cui la rispettiva sezione abbia barriere architettoniche.

Articolo a cura di Daniele Vaira