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Vino e gastronomia «L’importanza dell’agire ora»

Il 23 maggio a Pollenzo settima edizione del più importante appuntamento in Italia dedicato all’innovazione nel turismo. Il nuovo format 2024 prevede tre appuntamenti, tre location e tre focus distinti

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Si sta per alzare il sipario sul primo appuntamento di Food & Wine Forum 2024, organizzato dall’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero che si svolgerà il 23 maggio a Pollenzo, presso l’Albergo dell’Agenzia.
La giornata sarà dedicata alla gastronomia e al cibo, intesi come valori culturali e asset fondamentali del nostro turismo. Dalla rete delle Creative City of Gastronomy a Slow Food, saranno presentati esempi di azioni concrete che generano cambiamento. Perché, come ha più volte sottolineato Carlo Petrini, «chiunque ha delle prospettive per il cambiamento non è credibile se non le applica».
I mondi del turismo, della gastronomia e del vino si incontrano per parlare dell’importanza dell’agire ora e lo faranno attraverso una serie di talks con tanti illustri ospiti.
L’evento del 23 maggio prevede alle 9 dopo i consueti accrediti il Direttore dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero Bruno Bertero e Roberta Milano illustreranno i temi e il progetto del Food & Wine Tourism Forum 2024.
Subito dopo, introdotto da Chiara Buratti, Roberto Burdese, presidente di Slow Food Editore parlerà di “Gastronomia e valore culturale, benessere individuale e collettivo”.
Alle 10,15 sarà il momento di parlare dei risultati, frutto di un percorso di collaborazione, ma anche di azioni e idee e tanta sostenibilità della “Rete delle città creative Unesco per la Gastronomia”. Paesi ospiti: Norvegia e Portogallo. Modera Chiara Buratti ed interverranno Mario Marini, responsabile marketing territoriale Co­mu­ne di Parma; Claudio Cecchinelli, focal point Bergamo Città Creativa Unesco della Gastronomia; Emanuele Bolla, Alba Unesco Crative City of Gastronomny, e Assessore al Turismo di Alba; Alexandra Angell, assistente del Focal Point Bergen Creative City of Gastronomy (Norvegia) e Paula Magal­hães, responsabile dell’Uffi­cio Turistico di Santa Maria da Feira (Portogallo).
Al centro anche altri temi come il rapporto tra la cultura, quella con la ‘C’ maiuscola, e l’enogastronomia, i legami e le contaminazioni tra vino, cibo, arte e letteratura affrontati con il manager culturale e direttore Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori Paolo Verri. Per concludere con l’esperta Roberta Ga­ribaldi, presidente Associa­zione Italiana Turismo Eno­gastronomico e Federico Ce­retto, ambassador Pie­mon­te Land of Wine si parlerà dell’evoluzione del turismo enogastronomico e delle nuove frontiere del fine dining.
Il Food & Wine Tourism Forum, in verità è un progetto che nasce nel 2018 in una destinazione a forte vocazione enogastronomica con l’intuizione vincente di riempire un vuoto di offerta, almeno in Italia, rispetto a eventi specificamente mirati al turismo enogastronomico. Partendo dal know how del territorio, l’obiettivo era e rimane quello di rafforzare il legame tra turismo, mondo del vino e della ristorazione in una prospettiva di innovazione digitale. Negli anni questo progetto è cresciuto ampliando ambiti e argomenti, coinvolgendo i big player digitali e sempre più esperti nazionali e internazionali.
Da ricordare infine, che dopo una giornata di intensi lavori, dove l’enogastronomia sarà protagonista assoluta, ci sarà modo di confrontarsi sui temi emersi e sulle testimonianze nel corso di un light lunch nelle splendide sale dell’Albergo dell’Agenzia. L’appuntamento imminente è Grinzane Cavour il 21 giugno per un Food & Wine Tourism Forum sempre più internazionale, ad alto livello scientifico ma, novità del 2024, anche molto gioioso: è infatto un compleanno importante, 10 Anni di Une­sco!… Superfluo ricordare che la musica non può mancare!


Serata speciale dedicata a Pinot Gallizio, l’uomo di Alba

“Dopo la visita ad Alba qualche settimana fa ho avuto un vero e proprio choc: l’uomo e l’opera sono la stessa cosa”. Così scrive nel 1960 W. Sandberg dopo aver fatto visita a Pinot Gallizio, figura poliedrica e anticonformista del No­ve­cento Albese. Una traccia forte per la cultura cittadina e non solo, Pinot vive Alba in prima persona: nel folklore, è lui l’ideatore del Palio degli Asini, nel suo ruolo di consigliere comunale e, prima, membro del Cln delle Langhe durante la Resistenza, sino ad essere l’organizzatore del Congresso degli artisti liberi facendo diventare Alba “zona libera dell’antimondo”. Il farmacista “dott. Gallizio, l’ignorante”, come intestò la propria carta da lettere, che voleva chiudere alle auto il centro storico negli anni ‘50 e che sposò la causa dei diritti dei nomadi diventando il Re degli zingari. Promuove scavi archeologici e ap­profondimenti sulle radici romane e Alba Pom­peia, è anche ideatore della scuola di partito della Dc e insegnante di Aromateria alla scuola Enologica: suoi gli studi sulle erbe essenziali e sullo sfruttamento economico delle stesse sulle Langhe.
Nella ricorrenza del 60° anniversario della morte e in occasione della Notte Europea dei Musei 2024, il Centro Studi Beppe Fenoglio e il Museo Civico Federico Eusebio organizzano una serata speciale dedicata all’uomo di Alba, Pinot.
Sabato 18 maggio Alba racconta Pinot spontaneamente e nelle sue molteplici sfumature. Iniziando nel pomeriggio con un racconto dedicato ai più piccoli. Il Collettivo Scirò porta in scena Pinot, l’Alchimista. Dal racconto al gesto: performance teatrale e laboratorio sperimentale per far immergere bambine e bambini nella vita di Pinot e nell’esperienza artistica della pittura industriale, collettiva e gestuale. Conclusa l’azione pittorica la tela verrà tagliata ed ogni partecipante sceglierà un pezzo dell’opera unica e irripetibile da portare con sè. Dalle 21 attraverso un itinerario nel centro storico, si scoprirà la città come Pinot la fece scoprire agli amici artisti: un teatro di sperimentazione artistica e culturale. Ogni tappa del percorso racconterà un lato differente di Gallizio: archeologo, partigiano e politico, aromatiere, artista libero.
Cinque tappe in centro città per scoprire e approfondire guidati dagli studenti albesi del liceo artistico Pinot Gallizio e dell’Istituto Umberto I.