Home Attualità Beethoven, Tchaikovsky e Schumann e le differenze nel suono del pianoforte

Beethoven, Tchaikovsky e Schumann e le differenze nel suono del pianoforte

0
0

Giovedì 30 maggio si tiene il settimo appuntamento della Stagione Artistica 2024 del Conservatorio Ghedini: alle ore 20.30 nella sala “Mosca” (via Roma 19) dell’Istituto si esibisce il pianista russo Alexander Zolotarev, professore associato alla Hochschule für Musik und Tanz di Colonia in Germania. Il programma della serata, a partecipazione gratuita e senza necessità di prenotazione, prevede l’esecuzione della Sonata op.31 n.2 di Ludwig van Beethoven, della Meditation Op.72 n.5 e della Dumka Op.59 di Pëtr Il’ič Tchaikovsky e della Kreisleriana Op.16 di Robert Schumann.

La Sonata per pianoforte n. 17 in re minore “La tempesta”, op. 31 n. 2 è una delle più eseguite, discusse e amate in tutta la serie delle Sonate di Beethoven: soprannominata “La tempesta” per un riferimento fatto dallo stesso compositore all’opera di Shakespeare come chiave interpretativa del proprio lavoro, è stata composta nel 1802.

La Meditation è il quinto pezzo dell’op. 72, una raccolta non organica di brani dai caratteri diversissimi che vanno dall’intimismo romantico alla brillantezza della pagina da concerto composta da Tchaikovsky nel 1893, il suo ultimo anno di vita.

La Dumka – Scena rustica russa in do minore per pianoforte risale al 1886 ed è una rapsodia su temi popolari russi, contraddistinta da una cantabilità dal vasto respiro melodico e da vivaci motivi di danza.

La Kreisleriana – Otto fantasie per pianoforte, scritta nel 1838 e dedicata “all’amico F. Chopin”, può essere considerata l’autoritratto musicale di Schumann: si tratta di una composizione di otto pezzi non isolabili uno dall’altro per via dei legami tonali ed espressivi che variano dal febbrile, visionario ed esaltato al disteso e apparentemente sereno o quasi malinconico.

Il concerto arriva a conclusione della masterclass “Differenza nel suono e uso dei pedali nei brani in diversi stili della letteratura pianistica”, che viene proposta mercoledì 29 e giovedì 30 maggio da Zolotarev agli studenti del Conservatorio Ghedini (e a pianisti esterni): gli studenti dei corsi di pianoforte potranno proporre un repertorio personale di brani, che verranno analizzati dal Maestro Zolotarev alla ricerca delle diverse sfumature di suono, approfondendo inoltre la tecnica e l’uso dei pedali. La masterclass è organizzata da Francesco Cipolletta, docente di Pianoforte al Ghedini.

 

Nato a San Pietroburgo nel 1968, Alexander Zolotarev ha iniziato a suonare il pianoforte all’età di cinque anni per entrare due anni più tardi alla Central Music School affiliata al Conservatorio di San Pietroburgo, dove ha successivamente proseguito gli studi per poi completarli nel 1990 alla Hochschule für Musik. Nel 1985 ha vinto il Concorso Pianistico Nazionale Russo; dagli anni Novanta si esibisce stabilmente in tutta l’ex Unione Sovietica, in Europa, negli Stati Uniti e in Giappone come recitalista, solista con orchestra, e alla radio e alla televisione incluse registrazioni per SWR, NDR, WDR, BBC, Russian State Television, Radio Suisse Romande e RAI, tra gli altri. In Italia ha vinto il Concorso Pianistico Internazionale Città di Senegallia e ottenuto il primo premio al Concorso Pianistico Internazionale Città di Finale Ligure. Professore associato alla Hochschule für Musik und Tanz di Colonia in Germania, propone sovente masterclass negli Stati Uniti, in Italia e in Francia e presta particolare attenzione alla promozione dei giovani artisti, anche in qualità di responsabile della supervisione artistica dei concerti del Bechstein Young Professionals a Colonia.