“Banche di comunità cruciali per la crescita sostenibile e il sostegno al territorio”: ieri nel centro storico di Bra si è svolto il dibattito tra Petrini e l’ex ministro Masera all’Assemblea dei Soci di Banca di Cherasco
“In questa fase storica le banche del territorio, come siete voi, devono diventare soggetti sempre più rilevanti. La transizione ecologica obbliga tutti noi a nuovi approcci. E a fare in fretta. Nelle grandi banche contiamo niente, voi invece siete una cooperativa prima ancora di essere una banca: il capitale più forte che avete sono i Soci sul territorio. Certo i conti in regola garantiscono autonomia, ma il cuore resta la cooperazione che oggi, in un mondo instabile, è sempre più necessaria”. Lo ha detto ieri, domenica 19 maggio, Carlin Petrini (fondatore e patron di Slow Food, Università di Scienze Gastronomiche, Terra Madre) all’Assemblea dei 17 mila Soci di Banca di Cherasco, dialogando con Rainer Masera nel dibattito dal titolo “Sviluppo sostenibile in un mondo instabile, le sfide delle banche di comunità”.
Masera – ex ministro al Bilancio e Programmazione economica, ex Ad di Sanpaolo Imi, docente universitario che ha guidato anche il Servizio studi di Banca d’Italia – ha detto: “Le banche di comunità sono una componente essenziale del radicamento territoriale e devono affrontare allo stesso tempo le nuove sfide di tutto il sistema del credito, come la fintech, tecnofinanza, ma anche le modalità di supportare le piccole e medie imprese”. Ancora: “I problemi ambientali vanno risolti o arriverà la catastrofe: la transizione energetica deve vedere l’Unione Europea protagonista”.
Il dibattito tra uno degli italiani più ascoltati al mondo e l’economista ex ministro ha arricchito i lavori dell’Assemblea di Banca di Cherasco che si è svolta per la prima volta nel centro storico di Bra, in una struttura realizzata appositamente in piazza XX Settembre.
Giovanni Claudio Olivero, Presidente di Banca di Cherasco, dice: “L’Assemblea dei Soci ha approvato un bilancio 2023 solido, con un utile in crescita: unrisultato frutto di una gestione oculata, attenta al contenimento dei costi, alle comunità dove operiamo, all’ambiente e ai giovani. Una gestione positiva anche nell’ottica del rafforzamento del patrimonio, che rappresenta la garanzia della tutela dei risparmiatori e degli investimenti realizzati. Banca di Cherasco di anno in anno si dimostra sempre più solida e affidabile, grazie alla fiducia di 35 mila clienti in due regioni”.
“Il patrimonio è cresciuto di 10 milioni, l’utile dopo le imposte ha superato i 9 milioni di euro – ha proseguito il Direttore Generale Marco Carelli -: una serie di indicatori si è ulteriormente rafforzata e questo percorso è proseguito anche nei primi mesi del 2024. Ad esempio il Total capital ratio, che indica la solidità dell’Istituto, è migliorato al 20,7% mentre le masse intermediate sono arrivate a 2,1 miliardi. L’Assemblea dei Soci, grazie al dibattitto tra Petrini e Masera, è andata al di là dei numeri e ci ha permesso di raccontare i valori del Credito Cooperativo e della nostra Banca: è necessario che messaggi come questi partano dal basso, in un momento in cui la saggezza convenzionale, come l’ha definita Masera, non è più una guida sicura”.