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Marco Gallo: “Condivido le richieste Uncem ai candidati per il rilancio della montagna in Piemonte””

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Marco Gallo, sindaco uscente di Busca e candidato consigliere regionale nella civica “Cirio presidente” condivide la lettera che l’Uncem Piemonte ha spedito ai cinque aspiranti presidenti della Regione in vista delle elezioni dell’8 e 9 giugno sul rilancio della montagna. «Ho dedicato un capitolo del mio programma proprio al tema della montagna e mi fa piacere ritrovare molti degli interventi che ho suggerito nella lettera che l’associazione che riunisce i comuni montani ha spedito ai leader in corsa – spiega Gallo -. Peraltro ne ho parlato a Caraglio proprio in un dibattito organizzato dall’Uncem. Spiegando il ruolo chiave delle terre alte in provincia di Cuneo: metà dei quasi settemila km quadrati della Granda sono classificati come montani. E qui si trova un buon numero degli oltre 200 comuni del nostro territorio. Serve cura e attenzione perché possano tornare a essere parte integrante del tessuto abitativo piemontese. Spopolamento, accessibilità, carenza di infrastrutture, sostenibilità, isolamento: sono questi i grandi nodi da sciogliere».

Gallo insiste perché la Regione metta al primo posto i servizi essenziali: «Perché quando chiude una scuola, un ufficio postale, un negozio si disgrega una comunità e un pezzo di montagna muore. Solo garantendo servizi avanzati e una migliore qualità della vita potremo efficacemente contrastare lo spopolamento e forse anche attrarre famiglie nuove dalla pianura. E quando parlo di servizi intendo anche quelli che riguardano la salute: dalla cura all’assistenza. Oggi chi vive in montagna è costretto a lunghe trasferte per una radiografia o una visita medica. Le case della salute e gli ospedali di comunità previsti dalla Regione devono risolvere questo divario. E aggiungo la connessione Internet. Anche chi vive in montagna ha il diritto di avere un collegamento stabile. Non solo. Internet è essenziale anche per lo smart working. Senza la certezza della connessione chi mai accetterebbe di vivere in montagna?».

Gallo concorda con l’Uncem anche sull’idea di spingere verso un turismo più sostenibile e che allarghi la stagione anche se l’industria della neve resta una delle voci più importanti per l’economia delle vallate. Ma i cambiamenti climatici mettono a rischio l’attività sciistica e bisogna studiare altre fonti di reddito. Sfruttando per esempio la carta del Parco delle Alpi Marittime. E rilanciando la silvicoltura. «E’ fondamentale che la Regione garantisca un supporto efficace attraverso politiche incentrate sulla gestione sostenibile del territorio e sull’incoraggiamento di pratiche agricole e forestali responsabili. Magari prevedendo incentivi per la conservazione del suolo, la promozione dell’agro forestazione e della pastorizia sostenibile, nonché la creazione di infrastrutture per il turismo ecologico».

Dal punto di vista amministrativo Gallo punta a un rafforzamento dell’Unione Montana dei comuni attraverso una riforma del sistema degli enti locali che possa dare vita a unioni solide e stabili.