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A Cherasco Storia in primo piano i valori autentici

Il premio internazionale archivia un’edizione «entusiasmante», capace di abbinare rigore scientifico e qualità della scrittura

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Grandi personalità del mondo accademico internazionale e ope­re storiografiche di alto profilo: la Città delle Paci ha ospitato, venerdì 17 e sabato 18 maggio, la XXIII edizione del premio internazionale Che­rasco Storia.
La kermesse è iniziata venerdì 17 maggio con un incontro nell’ambito della collaborazione con l’Unione Industriale della Provincia di Cuneo, dove gli imprenditori hanno dialogato con gli studenti sulle tematiche della scuola, dell’innovazione, delle nuove professioni e del mondo del lavoro.
Il premio internazionale Che­rasco Storia istituito nel 1997, è stato attribuito ex aequo, per la prima volta dalla nascita, a una coppia tutta al femminile: la francese Marie Fa­vereau, docente presso l’Uni­versità di Parigi-Nanterre e l’israeliana Tamar Herzig, titolare di una cattedra all’ateneo di Tel-Aviv.
Specializzata nella storia dei Mongoli e della civiltà islamica, Marie Favereau ha ottenuto l’approvazione della giuria del Cherasco Storia con “L’orda. Come i mongoli cambiarono il mondo”, opera tradotta e pubblicata da Einaudi nel 2021. Studiosa dell’Italia del Quat­trocento, Tamar Herizg si è aggiudicata il riconoscimento con “Storia di un ebreo convertito. Arte, criminalità e religione nell’Italia del Rina­sci­men­to”, testo pubblicato dalla casa editrice Viella. Entrambe le autrici nella mattinata del sabato hanno illustrato la loro opera nel corso di una lectio magistralis dinnanzi al pubblico e agli studenti e a cui hanno fatto seguito gli interventi del segretario generale del Mini­ste­ro della Cultura, già responsabile della Reggia di Venaria e direttore dei Musei Reali di Torino, Mario Turetta e quello della docente Simona Co­larizi.
Nel pomeriggio invece, sono stati quattro i riconoscimenti “collaterali” assegnati nel corso della manifestazione che ha come consuetudine, ottenuto il favore di una grande partecipazione di pubblico e autorità. A fare gli onori di casa, il primo cittadino Carlo Davico e Sergio Barbero, delegato alla Cultura della Città di Cherasco, nonché membro della giuria del premio che annovera tra i suoi illustri componenti Alberto Melloni (presidente), Fran­cesco Be­ni­gno, Fernanda Alfieri, Um­berto Gentiloni Silveri, Da­niela Luisa Caglioti, Franco Cardini, Gio­vannella Cresci, Claudia De Benedetti, Giusto Traina, Massimo Vallerani.
Dopo i saluti istituzionali Claudio Calbi Segre ha rimarcato: «Cherasco Storia è un premio che tutti noi abbiamo visto nascere e crescere, anno dopo anno, ed oggi è diventato un evento estremamente im­portante. Con mio fratello Tullio è da dieci anni che con grandissima gioia e con anche enorme orgoglio, sosteniamo questo premio nel ricordo dei nostri genitori Silvana De Benedetti e Renato Calabi, legatissimi a Cherasco. Anche quest’anno l’evento si svolge in un clima di grande serenità, grande letizia, è incentrato sui giovani e guarda al passato e anche al passato remoto traghettandoli sul loro futuro, e sulle loro prospettive non ignorando il presente. Un mo­mento, quello attuale reso cupo dai conflitti… che molti di noi pensavano fossero un tragico ricordo del passato e che ci auguravamo di non poter mai più rivivere. Nono­stante questo io credo che oggi qui dobbiamo dare soprattutto ai giovani un parola positiva, di speranza e credo che proprio Cherasco ne sia la conferma. Cherasco è una comunità piccola dimensionalmente ma per me, non solo per me, grandissima nella capacità di rappresentare e coltivare i valori fondamentali: rispetto, democrazia, libertà, pacifica convivenza, attenzione ai giovani, attenzione alla cultura, all’educazione e devo dire che per me, per noi, la miglior testimonianza è la convivenza di una piccola comunità ebraica, da oltre qualche secolo, qui una convivenza pacifica… Grazie Cherasco, grazie all’Am­mi­nistrazione e soprattutto un applauso a Sergio. Senza di lui tutto questo non sarebbe potuto essere così “speciale”».
Sul palco poi, tanti i riconoscimenti: Premio Internazionale Cherasco Storia edizione 2024 a Marie Favereau e Tamar Herzig, mentre il riconoscimento alla carriera è stato consegnato a Si­mona Colarizi, professoressa emerita di Storia contemporanea al­l’Università La sapienza di Roma che ha sottolineato: «Grazie a tutte le autorità di Cherasco, alla Giuria per aver promosso questo Premio che è molto importante, soprattutto tra i giovani che ho visto e conosciuto nel corso del confronto della mattinata».
Ferruccio De Bo­r­toli, editorialista ed ex direttore del Corriere della Sera, è stato insignito del premio per il giornalismo della Fon­dazione De Benedetti Che­­rasco 1547. Ai presenti ha ricordato: «Noi giornalisti sia­mo generici dello spettacolo. Biagi diceva che “se gli editori sapessero che ci piace così tanto stare sulla scena, non ci pagherebbero”. Uno storico francese sosteneva invece che “il giornalista passa la metà del tempo a parlare delle cose che non sa e l’altra metà del tempo a tacere delle cose che sa”. In verità io cercherò di smentire tutto ciò per il tempo professionale che ho ancora da percorrere».
Premio per l’arte e la cultura a Mario Turetta, se­gretario generale del Mi­ni­stero della Cultura che non ha mancato di sottolineare: «So­no orgoglioso di ricevere questo premio, un riconoscimento che incarna valori fondamentali da tramandare alle giovani generazioni: la passione per la storia, la conservazione della bellezza e la cura del patrimonio culturale. La conoscenza del passato è la chiave necessaria e imprescindibile per interpretare il futuro».
L’ex presidente della Fon­da­zione Crt Giovanni Quaglia, già cittadino onorario di Cherasco, ha ricevuto il riconoscimento Cherasco Storia alle fondazioni bancarie, circondato dall’affetto di tante autorità e tanti amici. «Grazie di cuore, grazie a tutti per avermi sempre voluto bene in questi anni. Ho avuto l’onore e il privilegio in tutti questi anni di impegnarmi per il territorio e anche nel ruolo ricoperto nelle fondazioni bancarie ho sempre rimarcato il valore dei corpi intermedi, figure del noi sociale: per lo sviluppo della persona e della società».
Sul palco poi, Mariano Costa­magna, presidente Confin­du­stria Cuneo e Sergio Barbero hanno annunciato una nuova gemma ad arricchire Cherasco Storia: un Premio Speciale che sarà consegnato il 21 settmbre ad una donna imprenditrice internazionale e da sempre attenta e sensibile agli aspetti sociali e culturali non solo del nostro territorio: la signora Maria Franca Ferrero.