“Ho l’onore di informarla che Sua Altezza Serenissima accetta con piacere il suo invito”.
Con queste parole il capo di Gabinetto di Palazzo di Monaco, Christophe Steiner, ha confermato la volontà di Sua Altezza Serenissima, il principe di Monaco Alberto Ranieri, di far visita alla città di Ceva, non appena i suoi impegni lo consentiranno. Sulla lettera del Capo di Gabinetto viene ipotizzato anche un periodo ben preciso: tra marzo ed aprile del prossimo anno.
Il motivo di questo invito, lo spiega il sindaco di Ceva Vincenzo Bezzone: “Da qualche mese, dopo una delibera del Consiglio di fine ottobre dell’anno scorso, la nostra città è entrata a far parte dell’Associazione Siti Storici di Grimaldi di Monaco. Considerando i rapporti storici che legano la nostra città alla famiglia Grimaldi – ribadisce il primo cittadino Bezzone -, abbiamo pensato di inviare una lettera a Palazzo di Monaco, per invitare il Principe a visitare la nostra città, dove per altro lui è già stato. L’obiettivo – precisa il sindaco – è quello di celebrare insieme questo ritrovato legame che arricchisce la conoscenza delle nostre origini e della nostra storia“.
Ed evidentemente Sua Altezza Serenissima ha accettato di buon grado l’invito.
“Sarà mia premura – scrive ancora il Capo di Gabinetto nella sua lettera – informarvi al più presto, per una visita che riteniamo una grande opportunità per rinsaldare i legami che da sempre ci uniscono”.
L’associazione dei Siti Storici Grimaldi fa capo direttamente al Principe di Monaco ed ha un sito internet di promozione, dove sono state inserite fotografie e notizie storiche della città. Per vederlo basta digitare il link https://www.sitigrimaldimonaco.it/sitistorici/ceva/.
“Siamo molto soddisfatti che la nostra città rientri in questa importante e molto conosciuta Associazione – conclude il sindaco Bezzone -. Essere presenti sul sito Grimaldi di Monaco, significa per tutto il territorio un grande volano di promozione e poter ospitare tra qualche mese Sua Altezza Serenissima il principe Alberto di Monaco è per noi un grande onore”.