Un nuovo matrimonio, come se l’ultima volta fosse terminata appena ieri. Sarà di nuovo Ettore Cellerino il tecnico del Moretta, scelto per guidare i biancoverdi nella stagione 2024/25, che dovrà anche essere quella del riscatto in Promozione, dopo la retrocessione dall’Eccellenza.
Di nuovo Cellerino, quindi, il tecnico che guidò il Moretta ai punti più alti della sua storia, con la vittoria del campionato nel 2018: “Le sensazioni sono positive, perché ritorno in una piazza in cui ho vissuto sei anni importanti, con tanti bellissimi ricordi. Con quel gruppo e quella dirigenza abbiamo scritto la storia della società, toccando il punto più alto di sempre del Moretta, con quel 7° posto. Nella struttura di Moretta ho festeggiato anche il mio matrimonio grazie alla disponibilità della dirigenza, quindi sono anche ricordi belli a livello di vita personale”.
Poi, ci fu una separazione legata a punti di vista differenti, ma ora si riparte con un obiettivo comune: “Come in tutte le buone famiglie, ci furono delle differenze di vedute dal punto di vista esclusivamente calcistico e ci separammo. Ora, però, il tempo è passato e mi ha spinto a tornare il fatto che entrambi abbiamo tanta voglia di dimostrare: il Moretta quello che è realmente la società dopo un’annata difficile e io dopo un anno di Eccellenza chiuso bene, ma senza la conferma. Mi tocca nuovamente ri-dimostrare, come mi è già capitato tante volte in passato, ma sono proprio questi gli stimoli che servono”.
Cellerino torna anche per riportare in alto una società comunque ambiziosa: “Vogliamo fare un campionato da protagonisti, anche se sappiamo che sarà difficilissimo, forse il più difficile che ricordi, con 8-9 società che, per blasone e forza della rosa, hanno le carte in regola per vincere. Ci vorrà la serenità giusta, da parte della società e mia, per affrontarlo. Si arriva da una retrocessione, ci sarà da ricostruire l’intera squadra, ma non abbiamo paura, perché siamo coscienti delle nostre potenzialità”.
Infine, una chiosa sull’esperienza recente al Csf Carmagnola, conclusa con la salvezza in Eccellenza: “Mi porto un legame speciale con i ragazzi. Io sono molto legato a loro e, anche da quello che sto vedendo in questi giorni, mi rendo conto che loro erano molto legati a me. Abbiamo disputato un grande girone di ritorno, in cui ci sono mancati almeno 5-6 punti che avremmo meritato, e non possiamo davvero rimpiangere nulla. Non posso dire nemmeno nulla alla società, perché ho sempre potuto lavorare con serenità e anche per questo ho potuto creare questo bel rapporto con il gruppo”.