Paolo Ghio lascia l’Infernotto: “Con una lacrimuccia che scende e il cuore in gola. Grazie a tutti”

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Si chiude dopo tre stagioni l’avventura di mister Paolo Ghio sulla panchina dell’Infernotto: il tecnico cuneese lascia i colori biancorossi dopo aver, nuovamente, centrato l’obiettivo salvezza, mantenendo così la compagine saluzzzese nel campionato di Promozione.

L’addio è stato reso noto nelle scorse ore con una lunga lettera rivolta al “mondo Infernotto”: “Con una lacrimuccia che scende e il cuore in gola comunico la mia decisione di non continuare ad essere l’allenatore dell’Infernotto. E’ davvero doloroso rinunciare ai legami umani nati in questi anni e alle future gioie calcistiche che questa squadra, sono sicuro, si toglierà nelle prossime stagioni. – spiega Ghio – Devo però guardare in faccia alla realtà, in questi tre anni ho speso davvero molte energie, anche per la distanza che mi divide dai campi, e che forse mettermi in “ricarica” sia la cosa più giusta. E’ doloroso ma non voglio commettere l’errore di non riuscire a dare il meglio di me stesso per la causa e di non avere la giusta predisposizione e determinazione nell’affrontare i problemi che una stagione fisiologicamente presenterà. Non sarebbe rispettoso per il gioco, per l’Infernotto, per me stesso. Vorrei quindi ringraziare i miei Superereoi, ovvero i giocatori, per la disponibilità e la sopportazione, siete stati fantastici ed è stato un vero privilegio allenarvi”.

Spazio ai ringraziamenti di rito: “Grazie al Presidente per tutto, grazie a Paolo, DS passionale, leale e uomo vero, sempre propnto a prendersi le sue responsabilità, grazie a tutto lo staff tecnico che mi ha accompagnato: Stefa, Lorenzo, Giovanni, Andrea, per il vostro lavoro assolutamente vitale, grazie a Gian tuttofare, insostituibile e vera anima e cuore della squadra, a Carlo segretario sempre preciso ed efficiente, a Roby, magazziniere premuroso e rincuoratore, sincero nei momenti duri, a Vittorio per la collaborazione a uomo di calcio vero, grazie ad Enrico per le sue spettacolari convocazioni e grazie a tutti quelli che mi hanno aiutato in ogni forma e perdonatemi davvero se ho dimenticato di citarvi. Grazie a tutta la famiglia Infernotto per avermi fatto sentire davvero a casa (anche se era tanto lontana). Sarò eternamente grato per avermi dato la possibilità di vivere e confrontarmi con il campionato di Promozione”.

Conclude l’allenatore: “Mi auguro di cuore che il lavoro fatto non sia servito solo per mantenere la categoria ma funga da fondamenta per soddisfazioni calcistiche sempre più alte che questo gruppo merita. Me lo auguro come allenatore ma soprattutto nella mia nuova veste di super tifoso dell’Infernotto. Grazie a tutti per questi tre anni indimenticabili”.