Borgo San Dalmazzo: anche il Ministero dell’Ambiente promuove l’iter del Biodigestore

Ciaburro (FdI): “Confermata la volontà della maggioranza dei sindaci. La democrazia e la concretezza vincono sulle ideologie: il Governo Meloni viaggia spedito verso la realizzazione delle opere che servono al territorio

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Riceviamo e pubblichiamo

“L’onorevole Chiara Gribaudo deve rassegnarsi: il biodigestore a Borgo San Dalmazzo seguirà il suo iter, come stabilito dalla democratica assemblea dei sindaci. Lo ha confermato anche il Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica, alla quale lei ed il collega Federico Fornaro hanno presentato un’interpellanza. Con il Governo Meloni la capacità del fare supera ogni sterile ideologia che, per l’onorevole Gribaudo, evidentemente vale di più della volontà libera e democratica di un’assemblea”.
È duro il commento dell’onorevole di Fratelli d’Italia Monica Ciaburro, sulla presentazione dell’interpellanza da parte della collega del Pd Gribaudo che porta dritto ad un’ennesima sconfitta, vista la risposta da parte del Sottosegretario per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica Claudio Barbaro.
Il Sottosegretario Barbaro ha infatti ricordato all’onorevole Gribaudo che “compete alle Regioni individuare gli interventi e gli impianti da realizzare sul territorio, tenendo conto dei principi di autosufficienza e prossimità, nonché i criteri per la loro ubicazione, il cui impatto sull’ambiente sono valutati in sede di pianificazione nell’ambito di una specifica procedura di valutazione ambientale strategica”.
“La Regione Piemonte – ha proseguito in aula il Sottosegretario Barbaro – nel corso degli ultimi anni si è adoperata per assicurare al territorio la necessaria dotazione impiantistica per il trattamento dei rifiuti, tenendo conto delle esigenze di riciclaggio e recupero e del criterio di prossimità”.
Il tutto cercando di evitare le proliferazione di impianti, attraverso delle specifiche deliberazione di Giunta, adottate già nel 2021, dove vengono espresse le linee guida per la valutazione della sostenibilità ambientale e territoriale. Il sottosegretario – valutando le disposizioni regionali ed il progetto approvato per il sito di Borgo San Dalmazzo – ha quindi concluso che: “La Regione Piemonte ha fornito il proprio nullaosta, che attesta la coerenza dell’intervento con gli obiettivi del piano regionale di gestione dei rifiuti, sulla base di criteri individuati dalla delibera regionale”. Inoltre il sottosegretario Barbaro ha ancora ricordato che “il progetto è già stato sottoposto a verifica, ed è stato aggiornato per tenere conto delle indicazioni emerse proprio in fase di verifica ed è attualmente in fase di autorizzazione da parte della Provincia di Cuneo”.
A proposito dei “passaggi di chiarezza”, invocati dalla Gribaudo, l’onorevole Monica Ciaburro evidenzia che:” Il progetto, sul quale si lavora sin dal 2019 su mandato dell’assemblea dei sindaci, non è un nuovo impianto ma un adeguamento tecnologico di un impianto di compostaggio esistente, l’unico impianto pubblico della Provincia di Cuneo, già autorizzato per trattare 25.000 ton/anno di FORSU con richiesta di autorizzazione a 35.000 ton/anno  per soddisfare le esigenze Provinciali. L’impianto, inoltre non è sovradimensionato in quanto già nel 2021 la Provincia ha raccolto 31.000 ton. e secondo le previsioni della Regione nel 2035 saranno 52.000 ton. Inoltre il progetto non ricade in zona Parco fluviale Gesso e Stura ma in area contigua e la prima graduatoria di ammissione al finanziamento PNRR da parte del MITE è del 30 settembre 2022, quando era in carica il Governo Draghi di cui la Gribaudo faceva parte”.
“Naturalmente – conclude l’onorevole Ciaburro – la collega del Pd Gribaudo non è rimasta soddisfatta dalla risposta del sottosegretario Barbaro. Lei chiedeva un ripensamento, senza accorgersi che, fortunatamente, non è più il tempo dei ripensamenti ma, con il Governo Meloni è arrivato il momento di realizzare nel modo migliore sia dal punto di vista economico che ambientale, tutto ciò che può essere utile ai cittadini e al territorio”.