Interventi cardiologici su 1.208 pazienti nel 2023 all’ospedale Ferrero: «Punto di riferimento»

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Numeri significativi per la Struttura Complessa di Cardiologia dell’Ospedale Michele e Pietro Ferrero che ha visto ricoverati 1.208 pazienti, con un incremento complessivo annuo del 20% rispetto al pari periodo di riferimento (il 2019, ultimo anno antecedente il trasferimento all’ospedale di Ver­duno). Nel 2021, nonostante l’imperversare della pandemia Covid, è stata aperta una nuova sala di “Elettrofisiologia”, affiancata alla sala di Emodinamica, e dedicata prevalentemente all’impianto di Pacemaker Defibrillatori con una tecnologia all’avanguardia. Nell’arco del 2023 sono stati impiantati 85 pacemaker per i disturbi della conduzione del ritmo cardiaco e 23 pacemaker defibrillatori/resincronizzatori per la terapia di aritmie. Eseguite 640 coronarografie e 527 angioplastiche coronariche, 25 delle quali con il supporto del contropulsatore aortico in casi di infarti del miocardio particolarmente gravi in evoluzione verso lo stato di shock. Delle 527 angioplastiche, 104 sono state eseguite già nella fase acuta di un infarto del miocardio, spesso con il trasferimento immediato del paziente da parte del 118 dal proprio domicilio direttamente in emodinamica. Inoltre, nel corso dell’ultimo anno si sono implementate in sala di Emodinamica nuove tecnologie per la cura di patologie particolari. «Ogni anno oltre 20.000 prestazioni ambulatoriali di visite ed esami specialistici cardiologici vengono eseguite nei vari ambulatori attivi presso l’Ospedale di Verduno e le Case della Comunità di Bra e di Alba. I pazienti dimessi dalla Cardiologia vengono successivamente seguiti nel tempo negli ambulatori differenziati per patologia – spiega il dottor Antonio Dellavalle, direttore della Sc di Cardiologia -. Ritengo che questo sia un importante punto di forza della nostra struttura. Nella primavera del 2023, inoltre, è stata inaugurata la Rete dello Scompenso Cardiaco: a supporto degli ambulatori, sono state introdotte le visite domiciliari per i pazienti particolarmente fragili e la Telemedicina».
Massimo Veglio, direttore generale Asl Cn2 si è complimentato con il dottor Dellavalle per questi risultati: «Grazie a questo impegno, la Cardiologia della nostra Azienda Sanitaria è un punto di riferimento rapido e affidabile per la patologia coronarica e un reale esempio di fattiva collaborazione rivolta alla prevenzione, al trattamento e alla cura, portata avanti in modo efficace e diffuso su tutto il territorio».